Nel primo semestre Gas Plus ha registrato ricavi consolidati hanno raggiunto i 90,8 milioni, in crescita del 17,8% rispetto a 77,1 milioni del 1H22, grazie all’aumento delle produzioni di gas naturale ed al favorevole livello degli scenari dei prezzi energetici.
La vendita di gas e petrolio proveniente dai giacimenti del Gruppo ha determinato ricavi rispettivamente per 51,4 milioni (20,7 mln nel 1H22) e 3,7 milioni (5,4 mln nel 1H22), mentre quella a clienti finali ricavi per 22,1 milioni (37,0 mln nel 1H22).
La prima componente ha riflesso l’aumento della produzione di gas naturale, in particolare a seguito del gas-in del 2022 nei giacimenti in Romania. Inoltre la stessa, nel 1H23, ha
beneficiato dell’effetto positivo delle coperture sulla commodity per 2,1 mln mentre, nel
1H22, aveva scontato l’effetto negativo di 21,5 mln delle coperture effettuate nella prima
parte del precedente anno e quindi prima della forte crescita dei prezzi dei prodotti
energetici.
La vendita di gas al dettaglio ha invece risentito della riduzione sia dei prezzi di vendita
sia della domanda a causa delle temperature particolarmente miti nel periodo invernale
e delle iniziative per il contenimento dei consumi.
L’EBITDA è balzato a 41,9 milioni da 9,1 milioni del 1H22. Sul risultato del
1H22, a fronte del ritorno a buoni livelli di marginalità delle attività E&P, aveva tuttavia
inciso la temporanea marginalità negativa dall’area Retail.
Per quanto concerne il contributo dei singoli settori di attività, la B.U. E&P ha infatti
conseguito un EBITDA di 37,0 milioni contro 13,1 mln del 1H22 in forte crescita per il
favorevole livello dei prezzi energetici e per le maggiori produzioni di gas, in particolare
in Romania.
La B.U. Network ha registrato risultati in crescita e maggiormente in linea con quelli dei
precedenti periodi e ha realizzato un EBITDA di 4,1 milioni (3,3 mln nel 1H22) per il costante monitoraggio dei costi operativi e la riduzione di quelli energetici.
La B.U. Retail ha contribuito con un EBITDA positivo di 2,0 milioni rispetto ad un EBITDA di segno negativo pari a 6,1 mln del 1H22.
Il conto economico si è chiuso con un utile netto consolidato di 39,8 milioni, a fronte della perdita netta di 6,9 milioni registrata nel primo semestre 2022.
Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2023 l’indebitamento finanziario netto si esprime in 49,5 milioni, sostanzialmente stabile rispetto a 49,0 milioni di fine 2022, dopo avere sostenuto investimenti per 15,4 milioni (19,8 mln del 1H22) destinati prevalentemente alle attività E&P in Italia. Il valore della PFN è comprensiva per circa 3,5 milioni degli effetti contabili dell’applicazione del principio contabile IFRS 16.