La scorsa settimana il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha riportato un -0,3% rispetto al +0,3% del corrispondente europeo e al -1,5% del Ftse Mib.
Venerdì le borse europee chiudono positive, in linea con l’andamento di Wall Street, con l’attenzione degli investitori rivolta, in particolare, alla Fed e all’agenda macroeconomica. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 173 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,33%.
Tra le Large Cap, Stellantis (+1,2%), dopo mesi di test effettuati presso i propri centri di ricerca in tutta Europa, ha concluso che 24 famiglie di motori di veicoli europei della casa automobilistica venduti a partire dal 2014, pari a 28 milioni di veicoli in circolazione, sono pronte per l’utilizzo di eFuel “drop-in” avanzati, senza necessità di alcuna modifica al gruppo propulsore. I test sono stati condotti utilizzando eFuel sostitutivi forniti da Aramco, una delle principali aziende al mondo nel settore dell’energia integrata e della chimica.
Stellantis ha inaugurato il suo primo Battery Technology Center, nel complesso industriale di Mirafiori, Torino. Il centro, costato 40 milioni, consentirà di testare e sviluppare i pacchi batteria per veicoli elettrici che andranno ad alimentare i futuri prodotti della gamma Stellantis.
Tra le Mid e Small Cap tiene Immsi (+0,7%) che nel primo semestre 2023 ha registrato ricavi pari a 1.187,4 milioni, il risultato più alto di sempre, in crescita su base annua del 10,2%.
Il Cda di Immsi, riunitosi dopo la scomparsa del Presidente Roberto Colaninno, ha ridefinito la governance societaria. In particolare, il consigliere Matteo Colaninno è stato nominato presidente esecutivo e il consigliere Michele Colaninno mantiene le cariche di amministratore delegato e direttore generale.