Beghelli ha archiviato i primi sei mesi del 2023 con ricavi netti consolidati aumentati del 10,1% su base annua a 82,4 milioni.
Dalla ripartizione del fatturato per aree di attività emerge che il settore illuminazione ha contribuito per 76,6 milioni, con un incremento del 7,6%, e con un’incidenza sui ricavi complessivi del 93%.
I ricavi netti del settore Altre attività sono stati pari a 5,8 milioni, in incremento del 58,8%. L’incremento dei ricavi del comparto è attribuibile alle vendite dei sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici, di cui il Gruppo ha avviato la commercializzazione nel secondo semestre dello scorso esercizio.
Dalla suddivisione per area geografica si rileva che in Italia i ricavi netti sono stati pari a 44 milioni, con un incremento dell’8,7%. L’estero ha contribuito per 38,4 milioni, in progresso dell’11,7% e con un’incidenza sul totale dei ricavi del 46,6% (46% al 30 giugno 2022).
L’EBITDA si è attestato a 5,8 milioni (7,1% dei ricavi), in riduzione di 0,8 milioni rispetto al 30 giugno 2022, dinamica – spiega la società – penalizzata dalla riduzione del margine di contribuzione lordo in percentuale sui ricavi, derivante dal diverso mix di vendita dei prodotti, dall’aumento delle spese pubblicitarie e promozionali, sostenute dalla capogruppo Beghelli e, in misura inferiore, dall’incremento del costo del personale a seguito degli adeguamenti salariali.
Il risultato operativo si è fissato a 1,7 milioni (2,6 milioni al 30 giugno 2022) mentre il risultato netto di periodo di competenza del Gruppo è stato negativo per 1,6 milioni
(positivo per 0,45 milioni al 30 giugno 2022), dinamica – aggiunge l’azienda – penalizzata dall’aumento degli oneri finanziari netti dovuto all’incremento dei tassi di interesse e dalla variazione del fair value, rispetto al valore di chiusura dell’esercizio precedente, dei correlati strumenti derivati.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è stato pari a 55,3 milioni (61,9 milioni al 31 dicembre 2022), con un decremento di 6,6 milioni attribuibile – riporta Beghelli – alla riduzione del capitale circolante netto e alla vendita dei due lotti di proprietà della società controllata cinese (operazione che ha generato un effetto positivo, al netto dei correlati oneri accessori e fiscali, per 2,4 milioni).
Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione, gli amministratori si attendono “per l’esercizio 2023, in assenza di elementi straordinari, anche collegati all’attuale conflitto Russia – Ucraina, un incremento dei ricavi consolidati rispetto all’esercizio 2022, accompagnati da un miglioramento dell’EBITDA ricorrente, con un indebitamento finanziario in riduzione, in un quadro complessivo di sostenibilità del proprio business”.
“Il primo semestre 2023 ha fornito segnali positivi – dichiara il Presidente Gian Pietro Beghelli – dell’importante processo di razionalizzazione industriale e gestionale messo in atto negli ultimi 12 mesi, contestualmente ad un maggiore focus commerciale sull’illuminazione, core business del Gruppo, e sullo sviluppo del settore fotovoltaico. Il contesto macro–economico continua nell’insegna dell’incertezza ma il nostro sforzo quotidiano non deve rallentare nel continuare ad investire in prodotti e servizi per i nostri mercati storici di riferimento, tutti ora più che mai di grande attualità e prospettiva: efficienza energetica, sicurezza, silver economy (linea Salvalavita) e rinnovabili.”