KT&Partners inizia la copertura su Ecosuntek con rating ‘buy’ e fair value di 45,5 euro, valutazione che incorpora un upside potenziale del 132% rispetto al prezzo di 19,6 euro.
Nell’esercizio 2022, ricorda lo studio, “il Gruppo ha battuto il record di vendite, raggiungendo i 906,6 milioni, confermando un percorso di forte crescita con un CAGR19-22 del 119,2%. L’eccezionale aumento dei ricavi è stato determinato principalmente dall’aumento dei prezzi dell’energia in seguito al conflitto Ucraina-Russia”.
Parallelamente alla crescita delle vendite, Ecosuntek ha registrato “un aumento dell’EBITDA da 4,3mn nel FY19 a 17,1mn nel FY22 con un CAGR19-22 del +58,4%, un chiaro segno della capacità del Gruppo di gestire in modo efficiente il proprio core business attraverso un’attenta e costante pianificazione”.
“L’EBITDA margin”, prosegue il report, “si è attestato all’1,9% nel FY22, in calo del 2,8% registrato nel FY21, influenzato dai costi delle materie prime, che hanno aumentato la sua incidenza sui ricavi di vendita dal 91,1% al 95,7%. Per quanto riguarda lo stato patrimoniale, il Gruppo è passato da una PFN del 2021 di 15,4 milioni a -4,4 milioni nel 2022, portando avanti efficacemente la politica di riduzione della propria esposizione debitoria. Nel primo semestre 2023 il Gruppo ha registrato ricavi pari a 253 mn (+11,6% a/a), EBITDA pari a 7,4 mn (+5,4% a/a), con un margine al 2,9% e una PFN pari a 4,5 mn”.
KT&Partners prevede una crescita dei ricavi totali a un CAGR21A-26E del 29,1%, raggiungendo 686,4 milioni nel FY26, “principalmente trainati dalla crescita dei volumi gestiti dalla società”.
Spostando lo sguardo sulla redditività, gli analisti stimano un EBITDA FY23 di 13,9 milioni rispetto a 17,1 milioni nel FY22. Inoltre, per gli anni successivi, prevedono un aumento della redditività e dell’EBITDA, rispettivamente pari al 3,8% e a 26 milioni nel FY26, “sostenuti da un livello crescente del segmento a più alta redditività della generazione di energia e dell’ottimizzazione dei costi”.
Stimano poi un utile netto di 13,6mn nel FY26 (da 7,1mn nel FY23), con un margine netto FY26 del 2,0%.
Infine, sul fronte patrimoniale, gli esperti di KT&Partners stimano che “la PFN peggiori da -4,4mn nel FY22 a 10,5 mn nel FY23E, per poi migliorare progressivamente negli anni successivi fino a una posizione di cassa di -2,9mn nel FY26”.
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