Ricavi consolidati a 7,53 milioni (+247% rispetto al primo semestre 2022) e utile netto di 0,80 milioni (+143% su base annua): sono questi i dati che emergono dalla lettura della Relazione Semestrale 2023 approvata dal Cda di Finanza.tech.
I risultati economici del periodo evidenziano la capacità di crescere del gruppo che, in un
contesto caratterizzato da una parziale incertezza, chiude il semestre con ricavi consolidati per 7,53 milioni, un EBITDA di 1,65 milioni (EBITDA margin al 22%), un EBIT di 1,16 milioni (EBIT margin al 15%) e un risultato netto di pertinenza del gruppo di 0,80 milioni di euro (profit margin al 11%).
Nello specifico, i ricavi consolidati sono in larga parte ascrivibili all’operatività messa in campo dalla Società nell’ambito del servizio di Cessione del Credito di Imposta. Nonostante il quadro normativo incerto in materia di superbonus, Finanza.tech ha posto particolare enfasi sul suo ruolo di abilitatore di nuovi modelli di business nel comparto dei crediti fiscali, mettendo a punto un’operatività integrata attraverso la propria piattaforma, offrendo ai propri utenti la possibilità di gestire l’intero processo di cessione in maniera digitale, rapida e sicura, garantendo un rigoroso processo di due diligence a beneficio delle parti coinvolte.
Gli sforzi profusi nella creazione di un processo integrato di cessione del credito d’imposta, nonché l’esperienza che già nel corso del 2022 il gruppo ha maturato nel comparto in collaborazione con Banca UBAE, hanno reso possibile il perfezionamento nel corso del 1H 2023 di accordi con due primarie large corporate del panorama nazionale, finalizzati all’acquisto da parte deille stesse di crediti di imposta derivanti da cd. “Superbonus” per complessivi 425 milioni.
L’EBITDA si attesta a 1,65 milioni, sostanzialmente raddoppiato sul periodo di confronto, grazie all’effetto combinato dell’incremento del volume della produzione per 4,98 milioni (da 2,67 milioni al 30/06/2022 a 7,65 milioni al 30/06/2023) e al conseguente
incremento dei centri di costo di riferimento. L’EBITDA margin si esprime al 22%, in calo rispetto al primo semestre del 2022 pur attestandosi su livelli apprezzabili e in rialzo rispetto a fine anno 2022.
Inoltre, l’incremento dei costi per servizi, da 1,1 a 4,7 milioni) è funzionale alla
gestione dell’operatività su larga scala grazie ai volumi contrattualizzati nel corso del semestre, con conseguente manifestazione sulle spese promozionali, di business development e di esternalizzazione di funzioni si supporto.
###
Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a Finanza.tech