Garofalo Health Care ha chiuso il primo semestre 2023 con ricavi pari a 186,7 milioni, in crescita del 12,3% rispetto ai primi sei mesi del 2022. Tale risultato include il contributo aggiuntivo su 6 mesi di GVDR, acquisita a dicembre 2022, e quello su 2 mesi di Sanatorio Triestino, acquisita a maggio 2022, al netto dei quali la crescita è del 5,8%.
L’Operating Ebitda Adjusted si è attestato a 38,2 milioni nei primi sei mesi del 2023, in crescita del 22,7% rispetto al primo semestre 2022, con una marginalità in miglioramento dal 18,7% al 20,5%. A parità di perimetro, il valore è pari a 36,0 milioni (+15,5%).
Nel solo secondo trimestre 2023, i ricavi sono pari a 94,4 milioni, in aumento del 9,9% rispetto al 2Q22, mentre a parità di perimetro la crescita risulta essere dell’1,6%.
L’Operating Ebitda Adjusted del 2Q2023 si è attestato a 19,5 milioni, in aumento del 15,7% rispetto al 2Q22, con una marginalità che passa dal 19,6% al 20,6%.
L’EBIT nel 1H2023 è stato pari a 26,0 milioni, in aumento del 34,1% rispetto alla prima metà del 2022.
Il risultato netto di periodo è un utile di 15,9 milioni, rispetto a 13,2 milioni nel 1H22.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 è pari a 143,7 milioni, rispetto a 145,0 milioni al 31 dicembre 2022.
Escludendo le partite non ricorrenti, l’indebitamento finanziario netto sarebbe stato pari a 123,1 milioni, in miglioramento di 21,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2022. Tali partite non ricorrenti, spiega la società, sono principalmente riconducibili all’acquisizione di Sanatorio Triestino, oltre ad investimenti di ampliamento e ad altre partite relative per lo più ai costi per M&A e all’acquisto di azioni proprie.