Mercati – Attesa partenza debole in Europa, occhi sull’inflazione Usa

Attesa partenza debole per le principali borse europee nel giorno dell’inflazione statunitense.

Chiusura ieri negativa a Wall Street con il Nasdaq in calo dell’1%, lo S&P500 dello 0,6% e il Dow Jones dello 0,1%.

Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -0,2%, Shanghai cede lo 0,4% mentre Hong Kong resiste a +0,2%.

Sul sentiment pesa l’aspettativa che i dati sull’indice statunitense dei prezzi al consumo, in agenda oggi pomeriggio, evidenzieranno una persistenza delle pressioni sui prezzi, rafforzando i timori che i policy maker dovranno mantenere i tassi di interesse elevati per un periodo di tempo più lungo.

Ad alimentare ulteriormente le incertezze sui prezzi contribuisce anche un report secondo cui la Banca Centrale Europea prevede che l’inflazione nella zona euro rimarrà al di sopra del 3% l’anno prossimo.

Sul fronte asiatico, lo sviluppatore immobiliare Country Garden Holdings ha evitato il default, avendo ricevuto il via libera da parte di alcuni obbligazionisti a prorogare i pagamenti per tre anni.

Dall’agenda macro, occhi anche sulla produzione industriale dell’Eurozona.

Nel frattempo, è emerso che a luglio la produzione industriale nel Regno Unito registra un calo dello 0,7% su base mensile, in linea con le attese e a fronte del +1,8% del mese precedente. Su base annua, il dato mostra un aumento dello 0,4%, in linea con le attese e in rallentamento rispetto al +0,7% di giugno.

Sempre a luglio la produzione manifatturiera riporta un calo dello 0,8% su base mensile, al di sopra del -1,0% del consensus e contro il +2,4% del mese precedente. Su base annua, la variazione è positiva per il 3,0%, in lieve rallentamento rispetto al +3,1% di giugno ma al di sopra delle attese.

Inoltre, si rileva che ad agosto l’indice dei prezzi alla produzione in Giappone ha riportato un +0,3% su base mensile, a fronte del +0,2% del consensus e del +0,1% del mese precedente. Su base annua, l’indice ha registrato un incremento del 3,2%, leggermente inferiore alla stima degli analisti (+3,3%) e in rallentamento dal +3,4% di luglio (rivisto da +3,6%).

Tornando a Piazza Affari, da monitorare il settore bancario dopo che l’Abi ha espresso la propria contrarietà alla tassa sui extra-profitti, con il direttore generale Giovanni Sabatini che ha affermato che “l’imposta straordinaria solleva dubbi di compatibilità con i precetti costituzionali”.