Gli eurolistini chiudono deboli, mentre Wall Street procede positiva, in seguito all’uscita dei dati sull’inflazione USA.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 28.842 punti (-0,4%), in calo come il Dax di Francoforte (-0,4%), il CAC 40 di Parigi (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%). Chiude invece sostanzialmente invariato il Ftse 100 di Londra.
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,4%, lo S&P 500 lo 0,3%, il Dow Jones lo 0,2%.
Segnali misti dai dati sull’inflazione USA, che rinforzano le aspettative degli operatori che la Fed manterrà invariati i tassi d’interesse questo mese, senza escludere una nuova stretta al meeting FOMC di novembre.
I dati CPI di agosto hanno evidenziato un’accelerazione al 3,7% annuo dal +3,2% di luglio, al di sopra del +3,6% atteso. Su base mensile, l’inflazione è salita allo 0,6% dallo 0,2% del mese precedente, in linea con le previsioni.
Allo stesso tempo, l’indice CPI Core ha evidenziato un rallentamento, in linea con le attese, al 4,3% annuale dal 4,7% di luglio, mentre su base mensile, l’inflazione ha visto un’accelerazione allo 0,3%, a fronte del consensus che dava il dato stabile rispetto a luglio al +0,2%.
Domani, invece, si riunisce la Bce per decidere se alzare o meno i tassi, con gli investitori intenti ad ottenere indizi utili sulle mosse future della banca centrale dalla conferenza stampa di Christine Lagarde a valle della riunione.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,074, mentre il dollaro/yen sale a 147,4. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,1%) a 92,2 dollari e il Wti (+0,1%) a 88,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund oscilla in area 180 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,45%.
Tornando a Piazza Affari, avanzano in particolare Monte Paschi (+2,9%), A2a (+2,0%), Bper Banca (+1,6%), Erg (+1,3%), mentre arretrano in particolare Cnh Industrial (-2,9%), Interpump Group (-2,2%), Italgas (-1,6%) ed Enel (-1,2%).
