Mercati – Eurolistini migliorano nel pomeriggio ma restano deboli, Milano -0,5%

Le borse europee, pur rimanendo deboli, migliorano complessivamente nel pomeriggio mentre Wall Street viaggia incerta dopo i dati sull’inflazione statunitense.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,5% a 28.431 punti, in calo come il Dax di Francoforte (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,3%). Resiste invece il Ftse 100 di Londra +0,1%. Oltreoceano il Nasdaq segna -0,2%, lo S&P500 -0,1% mentre il Nasdaq oscilla sulla parità.

Dall’agenda macro odierna è emerso che ad agosto l’indice dei prezzi al consumo negli Usa ha registrato +0,6% su base mensile, in linea al consensus e dopo il +0,2% di luglio. Anno su anno la variazione si attesta al +3,7%, a fronte di un +3,6% stimato e al +3,2% del mese precedente.

Il core rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, ha evidenziato un aumento dello 0,3% su base mensile, prima accelerazione in sei mesi, e poco sopra la stima degli analisti nonché la rilevazione di luglio (+0,2% entrambi). Su base annua il dato ha registrato un +4,3%, in linea al consensus, a fronte di un +4,7% del mese precedente, esprimendo il minor incremento in quasi due anni.

Dati sull’inflazione in chiaroscuro che rafforzano l’aspettativa secondo cui la Federal Reserve sospenderà il rialzo dei tassi nella riunione di settimana prossima astenendosi tuttavia dal dichiarare la fine del suo ciclo di strette monetarie.

Domani pomeriggio invece l’attenzione si concentrerà sul meeting della Bce e sulla successiva conferenza stampa della numero uno dell’Eurotower, Christine Lagarde.

Restano nel contempo monitorati gli sviluppi geopolitici con il vertice tra il leader nordcoreano Kim Jong Un e il presidente Vladimir Putin. Vertice che, secondo gli Stati Uniti, potrebbe concentrarsi su accordi relativi alla concessione di armi da utilizzarsi nel proseguimento dell’invasione russa in Ucraina.

Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene in area 1,073 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a quota 147,5. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 92,2 dollari e il Wti (+0,1%) a 88,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 178 punti (+2bp), con il rendimento del decennale italiano al 4,43%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue positiva MPS (+2%), seguita da A2A (+1,4%) ed Erg (+1%) mentre arretrano soprattutto CNH (-2,8%), Interpump (-2,3%), Saipem e Italgas, entrambe a -1,7%.