MERCATI USA – Oracle (-13,5%) pesa sul Nasdaq (-1,0%)

Wall Street riprende a scendere annullando la partenza positiva di inizio settimana, appesantita dal calo di gran parte del settore tecnologico ad elevata capitalizzazione.

Oltre al crollo di Oracle, affossata non da una trimestrale miglior delle attese ma da una “guidance” sui futuri ricavi assai deludente, scivolano anche Tesla (-2,2%), Meta (-1,9%), Microsoft (-1,8%), Apple (-1,7%) e Amazon (-1,3%).

Più contenuta (-0,6%) è risultata la penalizzazione dello S&P500 (-0,6%), mentre il Dow Jones ha chiuso con un lieve calo dello 0,1%. Sostanzialmente invariato il Russell 2000.

VIX in rialzo del tre per cento a quota 14,25 punti.

Sul mercato obbligazionario rendimenti del Tbond fermi al 4,29%.

Tra le materie prime, il petrolio vola verso i 90 dollari al barile, apprezzandosi di oltre il due per cento fino a $89,5.

Giornata ancora incolore per i due principali metalli preziosi con l’oro che cede mezzo punto percentuale e l’argento che annulla nel finale il calo precedente di oltre l’uno per cento.

Sul mercato valutario il dollaro torna a rafforzarsi fino a quota 1,072 nei confronti della moneta unica. In recupero anche il rublo russo che in due sedute risale da 98 a 95 rispetto al biglietto verde.