I futures sull’azionario americano oscillano tra la parità e -0,2%, preannunciando un avvio debole a Wall Street, in scia alla pubblicazione dei dati sull’inflazione.
Chiusura ieri perlopiù negativa per i principali indici oltreoceano, con il Nasdaq e lo S&P 500 in calo rispettivamente dell’1,0% e dello 0,6%, mentre il Dow Jones ha chiuso appena sotto la parità (-0,05%).
I dati CPI di agosto hanno evidenziato un aumento dei prezzi al consumo al 3,7% su base annua, in accelerazione oltre le attese (+3,6%) rispetto al +3,2% di luglio. Su base mensile, l’inflazione è salita allo 0,6% dallo 0,2% del mese precedente, in linea con le previsioni.
Allo stesso tempo, prescindendo da variabili volati quali alimentari ed energia, l’indice CPI Core ha visto un rallentamento, in linea con le attese, al 4,3% annuale dal 4,7% di luglio. Su base mensile, invece, inflazione in accelerazione allo 0,3% contro le attese, che davano l’indice stabile rispetto al mese precedente (+0,2%).
Restando sul fronte macro, la Mortgage Bankers Association ha reso noto che nella settimana all’8 settembre, le richieste di mutui ipotecari sono scese dello 0,8%, dopo il -2,9% della settimana precedente.
