Il primo semestre 2023 del Gruppo IRCE si chiude con un utile di 4,94 milioni, in crescita del 17,9% rispetto a 4,19 milioni del pari periodo dell’esercizio precedente.
Il fatturato consolidato è stato di 218,96 milioni in calo del 16,1% rispetto a 261,00 milioni del 1H 2022, riduzione dovuta ai minori volumi venduti ed al calo del prezzo del rame (LME quotazione media in euro primo semestre 2023 -9,7%% su stesso periodo 2022).
In questo primo semestre il gruppo ha assistito a una domanda di mercato debole in entrambe le linee di business. Nel settore dei conduttori per avvolgimento i volumi di vendita risultano in contrazione, con un peggioramento nel secondo trimestre rispetto al primo. Nel settore dei cavi registriamo un calo dei volumi di vendita rispetto al semestre 2022 ma si segnala un miglioramento sul secondo trimestre grazie all’acquisizione di alcune importanti commesse pubbliche relative ad investimenti in infrastrutture.
L’andamento dell’Ebitda (11,39 mln, +34% a/a) e dell’Ebit (7,60 mln, +59% a/a) hanno beneficiato oltre che dei minori costi di produzione anche dell’apporto dei recenti investimenti in impianti e macchinari ad alta efficienza.
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2023 ammonta a 66,18 milioni, in aumento rispetto a 60,05 milioni del 31 dicembre 2022, conseguenza dell’aumento del capitale circolante.
Gli investimenti del Gruppo sono stati pari a 5,11 milioni ed hanno riguardato principalmente la capogruppo IRCE e la controllata inglese FD Sims.
La congiuntura economica negativa che sta attraversando le principali economie mondiali rende incerta e di difficile previsione la ripresa della domanda di mercato. Ad oggi i volumi di vendita si attestano su livelli bassi; per i conduttori per avvolgimento non sono presenti segnali di inversione del trend entro l’anno ad eccezione del mercato di prodotti per la generazione e trasporto energia. Nel settore dei cavi invece, l’attuale portafoglio ordini dovrebbe consentire nei prossimi mesi un recupero di volumi. Il gruppo prosegue la strategia di focalizzarsi su settori e prodotti a più alta specializzazione e con importante previsione di crescita, tra i quali il mondo automotive.
In tale contesto ed in assenza di andamenti penalizzanti della quotazione del rame ci aspettiamo per fine anno un risultato in linea a quello dell’anno precedente.