Mercati – Europa in recupero con Milano (-0,1%) sostenuta dalle utility, guida Hera (+1,8%)

Le borse europee migliorano a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo e cresce l’attesa per la riunione della Bce.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,1% a 28.453 punti, in linea con il Dax di Francoforte (-0,1%), il Cac 40 di Parigi e l’Ibex35 di Madrid si muovono sulla parità. Guida il Ftse 100 di Londra (+0,7%).

In un contesto nel quale l’Europa sta affrontando pressioni persistenti sui costi, aggravate dall’impennata dei prezzi dell’energia, i mercati scontano con, una probabilità di due terzi, che la BCE aumenterà i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, una mossa che rappresenterebbe un netto cambiamento rispetto alle aspettative di inizio mese, quando gli operatori erano fermamente convinti che il costo del denaro sarebbero rimasto stabile.

Nel frattempo, oltreoceano, gli investitori stanno ancora valutando i dati di ieri sull’inflazione, risultati complessivamente in linea con le stime e che alimentano le speranze che la Federal Reserve sospenderà gli aumenti dei tassi.

Ulteriori segnali potrebbero arrivare oggi anche dall’agenda macro statunitense con le richieste settimanali di sussidi disoccupazione, le vendite al dettaglio e i prezzi alla produzione di agosto.

Stamane, intanto, sul fronte asiatico, è emerso che a luglio il dato finale sulla produzione industriale in Giappone ha registrato un calo dell’1,8% su base mensile, attestandosi sopra il dato preliminare (-2,0%). Su base annua, il dato ha segnato una riduzione del 2,3%, a fronte del -2,5% del preliminare.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla in area 1,073 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 147,4. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 92,5 dollari e il Wti (+0,6%) a 89,1 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 179 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,44%.

Tornando a Piazza Affari, guidano le utility e i petroliferi con Hera (+1,8%), A2A (+1,2%), Eni (+1%) ed Enel (+0,9%), mentre arretrano in particolare Leonardo (-2,5%), Telecom (-2%) e Intesa (-1,9%).