I futures sull’azionario americano guadagnano lo 0,2-0,3%, preannunciando un avvio in rialzo a Wall Street, con l’attenzione degli investitori rivolta, in particolare, all’agenda macro e al debutto in borsa di Arm.
Chiusura ieri poco mossa per i principali indici oltreoceano, con il Nasdaq e lo S&P 500 in rialzo rispettivamente dello 0,3% e 0,1%, e il Dow Jones in calo dello 0,2%.
All’indomani dei dati CPI di agosto, gli investitori sono intenti a monitorare i nuovi segnali provenienti dall’agenda macroeconomica, con i prezzi alla produzione (PPI) in aumento dello 0,7% m/m ad agosto, a fronte del +0,4% di luglio (rivisto da +0,3%) e delle attese. Su base annua l’indice è salito dell’1,6%, contro l’1,3% atteso e lo 0,8% del mese precedente.
Sempre sul fronte macro, ad agosto le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un aumento dello 0,6% su base mensile, in accelerazione rispetto al +0,5% di luglio (dato rivisto da +0,7%) e ampiamente al di sopra del +0,1% del consensus.
Inoltre, è emerso che nella settimana al 9 settembre le nuove richieste di disoccupazione sono risultate pari a 220mila, al di sotto delle 225mila attese ma in aumento rispetto alle 217mila della settimana precedente (dato rivisto da 216mila).
Tornando a Wall Street, debutta oggi Arm, società britannica produttrice di chip, in quella che è prevista essere la più grande IPO dell’anno. L’enorme richiesta ha permesso di fissare il prezzo di offerta a 51 dollari ad azioni, portando la valutazione della società ad oltre 52 miliardi di dollari.
