Nel 1H 2023 il gruppo Bialetti ha registrato ricavi pari a 63,3 milioni, con un incremento su base annua del 5,7%. L’incremento del fatturato è dovuto principalmente al Mondo
Caffè, in particolare alle vendite di caffè macinato e in capsule d’alluminio in Italia (+13,5%); allo sviluppo estero anche mediante l’apertura delle filiali commerciali (si segnala che il 5 gennaio è stata costituita Bialetti Japan e che nel 2023 la filiale turca è attiva nella commercializzazione nel mercato locale dei prodotti del gruppo del mondo caffè); alla ripresa del mercato italiano in seguito alla pandemia, soprattutto in
riferimento al canale retail.
Caffè, in particolare alle vendite di caffè macinato e in capsule d’alluminio in Italia (+13,5%); allo sviluppo estero anche mediante l’apertura delle filiali commerciali (si segnala che il 5 gennaio è stata costituita Bialetti Japan e che nel 2023 la filiale turca è attiva nella commercializzazione nel mercato locale dei prodotti del gruppo del mondo caffè); alla ripresa del mercato italiano in seguito alla pandemia, soprattutto in
riferimento al canale retail.
L’Ebitda consolidato normalizzato, depurato dalle componenti straordinarie e/o non ricorrenti, dalla componente finanziaria derivante dall’applicazione dell’IFRS 16, dalle spese, commissioni e altri pagamenti finanziari, è positivo per 7,7 milioni, in crescita del 14,1% a/a, mettendo in evidenza un recupero di marginalità. L’EBITDA è positivo per 12,0 milioni (11,5 milioni nel primo semestre 2022).
L’EBIT è positivo per 5,7 milioni (vs 5,1 milioni nel primo semestre 2022); l’EBIT normalizzato è positivo per 5,0 milioni (4,1 milioni nel primo semestre 2022).
Gli oneri finanziari aumentano a 9,7 milioni da 8,1 milioni nel primo semestre 2022, per effetto – principalmente – dell’incremento del tasso variabile degli interessi relativi al prestito obbligazionario.
Il periodo si chiude con una perdita di 3,1 milioni, contro un risultato negativo di 1,98 milioni del primo semestre 2022.
L’indebitamento finanziario del gruppo al 30 giugno 2023 è pari a 113,1 milioni, rispetto a 106,6 milioni a fine anno 2022.
Seppur all’interno di un contesto macroeconomico soggetto ad alta volatilità, in particolare per quanto riguarda i costi di approvvigionamento delle materie prime e le forniture legate all’energia ed ai tassi di interesse, ad oggi, le evidenze gestionali mostrano segnali incoraggianti per quanto riguarda l’andamento del fatturato e della redditività, sostanzialmente in linea con gli obiettivi strategici del Gruppo.