Mercati – Atteso avvio positivo in Europa nel giorno delle “quattro streghe”

Atteso avvio positivo per le borse europee all’indomani della Bce e in scia ai segnali incoraggianti provenienti dalla Cina.

Chiusura ieri tonica a Wall Street con il Dow Jones a +1%, lo S&P500 e il Nasdaq, entrambi +0,8%.

Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +1,1%, in linea con Hong Kong, mentre Shanghai cede lo 0,5%.

Oggi è il “giorno delle quattro streghe” che vede la contemporanea scadenza di quattro tipologie di contratti derivati ovvero opzioni e futures su indici, opzioni e futures su singoli titoli, con la possibilità che si registrino nella seduta picchi nei volumi e nella volatilità.

Gli investitori sembrano intanto aver apprezzato la decima stretta consecutiva da parte della Bce nella convinzione che possa essere l’ultima, con l’Eurotower che ha portato il tasso sui depositi al 4% (il massimo storico) e quello sui rifinanziamenti principali al 4,5%. La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha sottolineato che la decisione è stata presa dalla maggioranza del board, non escludendo ulteriori rialzi alle prossime riunioni, precisando che ogni decisione si baserà sui dati economici.

A sostenere il sentiment contribuisce anche la decisione della People’s Bank of China di ridurre per la seconda volta il tasso di riserva obbligatoria delle banche dello 0,25% al 7,4%, al fine da liberare ulteriore liquidità a supporto dell’economia cinese, e di aver lasciato invariati i tassi sui prestiti a medio termine.

Inoltre, gli operatori guardano con fiducia ai segnali macro provenienti dal Paese asiatico che ha visto ad agosto una produzione industriale aumentata del 4,5% su base annua, oltre le attese (+3,9%), registrando un’accelerazione rispetto al mese precedente (+3,7%). Il dato da inizio anno evidenzia un aumento del 3,9% tendenziale, al di sopra del consensus e del dato di luglio, entrambi +3,8%.

Nello stesso mese, le vendite al dettaglio cinesi hanno registrato un aumento del 4,6% annuo, in accelerazione oltre le attese (+3,0%) rispetto al dato di luglio (+2,5%). Da inizio anno il dato segna un incremento del 7,0%, oltre il +6,8% del consensus ma in rallentamento rispetto al mese precedente (+7,3%).

Sul fronte macro, da monitorare, tra gli altri, i prezzi al consumo armonizzati UE dell’Italia, e, nel pomeriggio, oltreoceano, l’indice manifatturiero New York Empire State di settembre, la produzione industriale di agosto e il sentiment Università Michigan di settembre preliminare.