Mercati – Eurolistini rallentano nel pomeriggio con Wall Street, Milano +0,2%

Le borse europee rallentano nel pomeriggio con l’andamento debole di Wall Street e con gli investitori nuovamente intenti a valutare gli ultimi dati macroeconomici.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 28.929 punti, cauto come l’Ibex35 di Madrid (0,0%) mentre fanno meglio il Cac 40 di Parigi (+1,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%) e il Dax di Francoforte (+0,6%). Oltreoceano il Nasdaq è in calo dell’1,1%, lo S&P500 dello 0,7% e il Dow Jones dello 0,3%.

In una seduta potenzialmente condizionata da un aumento della volatilità per effetto della contemporanea scadenza di quattro tipologie di contratti derivati (giorno delle quattro streghe), gli operatori monitorano i segnali provenienti dal calendario macro in vista della riunione della Fed di settimana prossima.

Sempre in tema banche centrali, stamane, ha nuovamente parlato la presidente della Bce, Christine Lagarde, affermando che l’Eurotower non ha in agenda un taglio dei tassi d’interesse, smorzando l’ottimismo di tutti coloro che, dopo il meeting di ieri, si aspettavano un cambio di direzione a breve nella politica monetaria restrittiva dell’istituto.

Sul fronte macroeconomico, nel frattempo, è emerso che ad agosto il dato sulla produzione industriale negli Stati Uniti ha registrato un incremento dello 0,4% su base mensile, superiore al +0,1% previsto dagli analisti ma in rallentamento rispetto al +0,7% della lettura di luglio (rivista dal +1,0%).

Inoltre, si rileva che l’indice Empire State Manufacturing, che misura l’andamento dell’attività manifatturiera dello stato di New York, nel mese di settembre è salito a 1,9 punti dai -19 punti del mese precedente. Gli analisti si aspettavano un valore di -10 punti.

Stamane, invece, nel Vecchio Continente, secondo la lettura finale, in Italia l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo ha registrato ad agosto un rialzo del 5,5% su base annua, in linea al consensus e al dato preliminare. La lettura finale di luglio indicava un incremento del 6,3%.

Nello stesso mese l’indice dei prezzi al consumo francese ha registrato un aumento dell’1% su base mensile, in linea con il consensus e il dato preliminare. Anno su anno il dato è salito del 4,9%, leggermente superiore alle attese degli analisti e la rilevazione preliminare, entrambi a +4,8%.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a quota 1,068 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 147,7. Tra le materie prime, petrolio in leggero calo con il Brent (-0,4%) a 93,3 dollari e il Wti (-0,1%) a 90,1 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 178 punti (+4bp), con il rendimento del decennale italiano al 4,46%.

Tornando a Piazza Affari, sale in testa Stellantis (+2%), seguita da Ferrari (+1,5%), Moncler (+1,4%) mentre arretrano in particolare Amplifon (-2,6%), Poste Italiane (-1,2%), Banca Generali e Finecobank, entrambe a -0,8%.