MERCATI USA – Salgono ignorando dollaro e petrolio

Giornata di rimbalzo ieri a Wall Street che torna a salire con decisione, incurante del deterioramento interno della situazione economica e della continua ascesa del prezzo del petrolio che ieri ha sfondato anche la soglia dei 90 dollari al barile.

Nasdaq e S&P500 hanno guadagnato lo 0,8% con il secondo indice che ha superato di nuovo i 4.500 punti. Più cospicui i progressi sia del Dow Jones (+1%) che del Russell 2000 (+1,4%).

Tra i titoli principali ad elevata capitalizzazione scivola ancora Netflix (-2%), mentre prosegue la striscia positiva di Meta (+2%).

VIX ancora in ribasso di oltre il cinque per cento a quota 12,8 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti del Tbond tornano a salire di quattro punti base al 4,29%.

Tra le materie prime, la corsa del petrolio sembra inarrestabile. L’oro nero ha messo a segno un ulteriore progresso del due e mezzo per cento chiudendo a 90,5 dollari il barile.

Giornata ancora complicata per i due principali metalli preziosi appesantiti dal forte apprezzamento del biglietto verde: l’oro riesce a chiudere in parità, mentre il calo dell’argento sfiora il punto percentuale dimezzando l’iniziale caduta superiore al due per cento. Reagisce invece il palladio che guadagna un punto percentuale e risale al di sopra di quota 900 dollari l’oncia.

Sul mercato valutario il dollaro interrompe la striscia negativa di due sedute consecutive e torna a rivalutarsi con forza di un’intera figura fino a 1,065 nei confronti della moneta unica. Scivola anche lo yen che raggiunge i 147,5 contro la divisa statunitense.