Mercati asiatici – Incerti con lo sguardo sulle banche centrali della settimana, chiuso il Giappone

Seduta incerta per le principali borse asiatiche, orfane del Giappone fermo per festività, mentre Wall Street ha chiuso sottotono venerdì.

In Cina, Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,1 e lo 0,4%. Giù invece Hong Kong che cede lo 0,9%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -1,6%, lo S&P500 a -1,2% e il Dow Jones a -0,8%.

L’attenzione resta concentrata sulle decisioni di politica monetaria da parte di Fed, Bank of England e Bank of Japan in calendario tra mercoledì e venerdì.

Nel frattempo, le aspettative sull’inflazione statunitense sono scese ai livelli più bassi da oltre due anni mentre i consumatori sono diventati più fiduciosi riguardo alle prospettive economiche.

Gli investitori stanno nel contempo ancora metabolizzando le parole pronunciate venerdì dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, la quale, affermando che l’Eurotower non ha in agenda un taglio dei tassi d’interesse, ha smorzato l’ottimismo di tutti coloro che, dopo il meeting di giovedì, si aspettavano un cambio di direzione a breve nella politica monetaria restrittiva dell’istituto.

Restano anche monitorate le relazioni tra Washington e Pechino dopo che il consigliere per la Sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi hanno parlato di un possibile incontro dei rispettivi capi di Stato a Malta nel fine settimana, in vista del meeting tra Biden e Xi Jinping al vertice APEC di San Francisco a novembre.

Infine, sull’equity rimane sotto in riflettori la società immobiliare cinese Country Garden Holdings che dovrà affrontare ulteriori test, incluso un voto per estendere la scadenza di pagamento per un’obbligazione in yuan.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro risale a quota 1,067 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende in area 147,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,7%) a 94,6 dollari e il Wti (+0,8%) a 90,7 dollari al barile.