Global Markets Energy – Equinor (+1,4%) stima costi più alti per il progetto Castberg

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:

Seduta priva di direzione univoca per i mercati azionari europei: il FTSE Mib segna un +0,6%, il Dax 30 un -0,2%, il Cac 40 una sostanziale parità e il FTSE 100 un +0,1%. A Wall Street, invece, l’S&P 500 registra un -0,2%, il Dow Jones un -0,2%, e il Nasdaq un -0,3%.

Nella seduta odierna sono in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,9%) a 95,3 dollari e il Wti (+1,2%) a 91,6 dollari.

Equinor ha rivisto al rialzo del costo del progetto del giacimento petrolifero Johan Castberg, nel Mare di Barents, a causa dei lavori più complessi di quanto inizialmente previsto. Il costo del progetto è oggi stimato in circa 80 miliardi di corone norvegesi (circa sette miliardi di euro), rispetto a una stima iniziale di 57 miliardi di corone nel 2017. Anche le misure restrittive e la carenza di personale legate alla pandemia di Covid-19 hanno influito sui costi del progetto sia a Singapore, dove è stata prodotta l’attrezzatura, sia nell’attuale sito di assemblaggio, dove circa 2000 persone lavorano a Stord per la finalizzazione dell’unità galleggiante della FPSO. Scoperto nel 2011, Johan Castberg ha un potenziale di 190.000 barili al giorno, con riserve accertate comprese tra 450 e 650 milioni di barili. Il punto di pareggio del progetto è fissato a 35 dollari al barile, mentre il Brent viene scambiato oggi a quasi 95 dollari. L’inizio della produzione di Johan Castberg è ancora previsto per la fine del 2024.

Chevron ha annunciato il ritorno alle normali operazioni nel suo impianto di gas naturale liquefatto nell’Australia occidentale, a seguito di scioperi che hanno portato a un calo della produzione di circa un quinto la scorsa settimana.

Mizuho ha confermato la raccomandazione Buy su Exxon Mobil e ne ha alzato il tp da $131 a $139.