Mercati asiatici – Vendite diffuse

Seduta in rosso per le principali borse asiatiche, orfane dell’India ferma per festività, mentre Wall Street ha chiuso sulla parità.

In Cina, Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,1 e l’1%. Poco sotto la parità Hong Kong (-0,1%), mentre in Giappone il Nikkei lascia sul terreno lo 0,9% e il Topix lo 0,1%.

Oltreoceano, Nasdaq e Dow Jones chiudono invariati con lo S&P500 in marginale guadagno di un decimo di punto percentuale.

L’attenzione resta concentrata sulle decisioni di politica monetaria da parte di Fed, Bank of England e Bank of Japan in calendario tra mercoledì e venerdì.

Con le previsioni della Fed di mantenere i tassi di interesse invariati questa settimana, le domande che si stanno ponendo i trader sono se i politici manterranno le loro proiezioni per un ulteriore aumento di 25 punti base entro la fine dell’anno e quanto allentamento stanno prevedendo per il 2024. A giugno, avevano previsto tagli di un punto percentuale.

Tornando in Asia, il sentiment ha risentito delle speculazioni secondo cui la ripresa economica della Cina sta vacillando, nonostante le notizie positive provenienti dalle società immobiliari Country Garden Holdings e Sunac China Holdings.

Country Garden ha ottenuto l’approvazione degli obbligazionisti sull’ultima di una serie di otto obbligazioni in valuta locale di cui cercava di estendere i rimborsi, mentre Sunac ha ottenuto l’approvazione dei creditori sul suo piano di ristrutturazione del debito.

Il BlackRock Investment Institute ha tagliato il rating per le azioni dei mercati emergenti da overweight a neutral, affermando che il settore immobiliare cinese in difficoltà continua a frenare la crescita, mentre lo stimolo politico non è così ampio come in passato.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro ridiscende a quota 1,068 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale in area 147,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,7%) a 95 dollari e il Wti (+0,8%) a 91,3 dollari al barile.