Mercati – Chiusura mista per le borse europee, Piazza Affari +0,6%

Le principali piazze europee chiudono miste, mentre Wall Street procede in ribasso, con l’attenzione rivolta, in particolare, alla Fed e alle prospettive diffuse dall’Ocse.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 28.758 punti (+0,6%), in rialzo come il l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%). Appena sopra la parità il CAC 40 di Parigi (+0,1%) e il Ftse di Londra (+0,1%), mentre chiude in calo il Dax di Francoforte (-0,4%).

Oltreoceano, il Nasdaq e il Dow Jones cedono lo 0,7%, lo S&P 500 lo 0,6%.

Tra gli investitori cresce l’attesa per quanto emergerà domani sera dalla riunione della Federal Reserve e dalla successiva conferenza stampa del presidente Powell. Dato praticamente per certo che i tassi verranno mantenuti invariati a questo giro, gli investitori vorranno trarre maggiori indicazioni sulle mosse successive della Fed.

Nel frattempo, le speculazioni che i tassi di interesse rimarranno elevati e per un periodo più lungo per evitare nuove fiammate inflazionistiche, hanno contribuito a spingere i rendimenti statunitensi a 10 anni verso i massimi dal 2007 e quelli a 5 anni in prossimità del top degli ultimi 16 anni.

A proposito di inflazione, le Prospettive Intermedie diffuse oggi dall’Ocse stimano un rallentamento della corsa dei prezzi nel G20 dal 7,8% del 2022, al 6% nel 2023, al 4,8% nel 2024.

Nell’eurozona, l’inflazione dovrebbe passare dall’8,4% del 2022, al 5,5% del 2023 (-0,3% vs stime di giugno), al 3% del 2024 (-0,2%). In Italia l’inflazione dovrebbe contrarsi dall’8,7% del 2022, al 6,1% del 2023 (-0,3% vs stime di giugno), al 2,5% del 2024 (-0,5% vs precedenti stime).

Il Pil mondiale dovrebbe rallentare dal +3,3% del 2022, al +3,0% nel 2023 (+0,3% rispetto alle precedenti stime di giugno) e al +2,7% nel 2024 (-0,2% vs stime di giugno).

Nell’Eurozona, il Pil è atteso passare dal +3,4% del 2022 al +0,6% del 2023 (-0,3% vs stime di giugno), all’1,1% del 2024 (-0,4%). Per quanto riguarda l’Italia, l’Ocse stima un Pil di +0,8% sia per il 2023 (-0,4% vs stime di giugno) sia per il 2024 (-0,2%) dopo il +3,8% del 2022.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,068, mentre il dollaro/yen sale a 147,8. Tra le materie prime, prosegue la risalita delle quotazioni del greggio, con il Brent (+0,9%) a 95,3 dollari e il Wti (+1,2%) a 91,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 173 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,51%.

Tornando a Piazza Affari, avanzano Monte Paschi (+6,4%), TIM (+3,2%), Banco Bpm (+2,5%), Eni (+2,2%), mentre arretrano in particolare Diasorin (-5,0%), Cnh industrial (-4,7%), Tenaris (-1,4%), Interpump Group (-0,7%).