Mercati asiatici – Domina la debolezza sui listini

Domina la debolezza sulle principali borse asiatiche dopo la chiusura sotto la parità di Wall Street.

In Cina, Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,2 e 0,1%, giù come Hong Kong (-0,3%) e il Giappone il Nikkei -0,5% e il Topix -0,7%.

Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,3%, lo S&P500 e il Nasdaq, entrambi a -0,2%.

Tra gli investitori cresce l’attesa per quanto emergerà stasera dalla riunione della Federal Reserve e dalla successiva conferenza stampa del presidente Powell. Continua a prevalere l’ipotesi che la banca centrale americana, dopo aver aumentato i tassi di interesse di oltre cinque punti percentuali negli ultimi 18 mesi, non effettuerà questa volta alcun ritocco al costo del denaro.

Tuttavia persistono le speculazioni che i tassi di interesse rimarranno elevati e per un periodo più lungo per evitare nuove fiammate inflazionistiche.

Domani sarà poi il turno della Bank of England e venerdì della Bank of Japan.

Nel frattempo, il segretario al Tesoro americano Janet Yellen ha affermato che qualsiasi intervento da parte del Giappone per sostenere la propria valuta sarà comprensibile se finalizzato ad attenuarne la volatilità. La Banca popolare cinese ha ribadito il proprio impegno a reprimere comportamenti che possano ostacolare il mercato forex.

Dal lato geopolitico, restano sotto i riflettori le relazioni tra Cina e Russia, dopo l’annuncio che il presidente Vladimir Putin si recherà a ottobre a Pechino per colloqui con il leader Xi Jinping.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro oscilla a quota 1,069 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 147,9. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,9%) a 93,5 dollari e il Wti (-0,8%) a 89,8 dollari al barile.