Gli eurolistini chiudono in denaro, mentre Wall Street procede mista, in attesa della decisione sui tassi della Fed e della conferenza stampa di Powell.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 29.229 punti (+1,6%), in rialzo come il l’Ibex 35 di Madrid (+1,2%), il Ftse di Londra (+0,9%), il CAC 40 di Parigi (+0,7%) e il Dax di Francoforte (+0,7%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,1%, il Nasdaq cede lo 0,2%.
Attesa questa sera alle ore 20 italiane la decisione di politica monetaria del Federal Market Open Committee, con i tassi d’interesse che dovrebbe restare invariati al range attuale (5,25%-5,5%), il livello più alto da 22 anni a questa parte.
Mezz’ora dopo prenderà la parola in conferenza stampa il presidente della Fed, Powell, con gli investitori intenti a trarre maggiori indicazioni sulla traiettoria futura dei tassi, con riferimento particolare al prossimo meeting FOMC di novembre, dove una nuova stretta monetaria non è da escludere.
Domani sarà invece il turno della Bank of England, che dovrebbe optare per un nuovo rialzo da 25 punti base del tasso di riferimento.
La banca centrale del Regno Unito dovrà considerare i dati CPI di agosto, emersi questa mattina, che hanno evidenziato un leggero rallentamento dell’inflazione al 6,7% annuale dal 6,8% del mese precedente (consensus +7,0%). Su base mensile i prezzi al consumo sono saliti dello 0,3%, meno delle attese (+0,7%), a fronte del -0,4% di luglio. Rallenta oltre le attese l’indice core su base annua, dal 6,9% al 6,2% (consensus +6,8%).
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,072, mentre il dollaro/yen scende a 147,7. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,1%) a 94,2 dollari e il Wti (-0,2%) a 90,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 175 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,45%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Amplifon (+5,6%), Unicredit (+4,7%), Diasorin (+4,5%), Stellantis (+3,2%), mentre arretrano in particolare Saipem (-2,9%), Tenaris (-0,5%), Eni (-0,4%), Leonardo (-0,4%).