MERCATI USA – Prosegue la fase di discesa

Indici americani ancora in calo, ma che dimezzano le perdite nella seconda parte della seduta chiudendo tutti vicini ai massimi intraday in attesa dell’esito della riunione odierna della Federal Reserve la quale non dovrebbe aumentare i tassi di interesse, secondo le previsioni degli analisti.

I quattro listini principali terminano con cali contenuti e molto allineati tra loro.

Nello specifico, Nasdaq e S&P500 arretrano di due decimi di punto percentuale, il Dow Jones di tre, il Russell 2000 di quattro.

VIX in rialzo dell’uno per cento a quota 14,1 punti, dopo un picco intraday iniziale fino a 14,9.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti tornano a salire su tutta la curva dei tassi di interesse con il Tbond – il titolo governativo decennale – che si apprezza di cinque punti base fino al 4,36%.

Tra le materie prime il petrolio arriva in apertura a guadagnare quasi il due per cento salendo al di sopra dei 92 dollari al barile, ma chiude invariato intorno ai $90,5.

Giornata di consolidamento per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – che azzerano i progressi nel finale, ma con il metallo giallo che riesce termina al di sopra dei 1.950 dollari l’oncia per la seconda seduta consecutiva. Continua invece l’ecatombe dei titoli minerari, molti dei quali ai minimi dell’ultimo triennio.

Sul mercato valutario il dollaro recupera lo scivolone iniziale nei confronti della moneta unica fino a 1,073 recuperando nel finale fino a 1,068.