ePrice – Ulteriori aggiornamenti su accordi di ristrutturazione e piano di risanamento

ePrice, tenuto conto del contratto di investimento sottoscritto con Negma il 16 marzo scorso, come emendato mediante apposito accordo formalizzato il 5 settembre, rende noto che:

  • ad oggi sono stati raggiunti accordi con creditori rappresentanti nel complesso circa il 74% dei crediti vantati da creditori aderenti e non aderenti agli accordi di ristrutturazione nei confronti dell’emittente, al fine di modificare (i.e. differire) la tempistica di pagamento degli stessi, tenendo conto delle previsioni del tiraggio delle tranche del prestito obbligazionario convertibile (POC) come definite nell’amendment al contratto di investimento;
  • il 19 settembre scorso la società ha ricevuto conferma, a mezzo di apposita comfort
    letter rilasciata dall’esperto indipendente che ha attestato il piano di risanamento della
    società, del sostanziale perdurare della fattibilità del piano ex art. 57 CCII e la compatibilità dello stesso con l’amendment sottoscritto dalla società in quanto – sulla base dei nuovi accordi definiti con i creditori e di quanto previsto per i creditori estranei a tali ultimi accordi – la società è in grado di far fronte alle proprie esposizioni debitorie mediante l’apporto dei flussi rinvenienti dal contratto di investimento, come modificato ed integrato, con Negma Group Investment.

In considerazione della circostanza, confermata dall’attestatore, che nel suo complesso il
piano di ristrutturazione non ha subito modifiche sostanziali, non si è reso necessario
procedere alla pubblicazione di un piano di risanamento modificato o al rilascio di una nuova attestazione.

La società, inoltre, ricorda, come già comunicato il 5 settembre scorso, che le previsioni di cui all’amendment sono sottoposte alla condizione che un supplemento al prospetto informativo venga approvato entro il 30 settembre prossimo e che le intese raggiunte con l’amendment prevedono tra l’altro un impegno da parte della società medesima a convocare un’assemblea straordinaria degli azionisti chiamata a deliberare in ordine alla proroga del termine finale per l’esecuzione dell’aumento di capitale a servizio del POC (attualmente fissato al 30 settembre 2024).

Fermo quanto sopra, la società ritiene opportuno evidenziare che i rischi significativi specifici dell’emittente e in particolare le rischiosità connesse al venir meno della prospettiva della propria continuità aziendale si sono accentuati rispetto a quanto riferito alla data del prospetto informativo (pubblicato il 28 giugno 2023), in quanto, tra l’altro, gli accordi di ristrutturazione non hanno ancora trovato esecuzione e non vi è certezza che tutti i creditori dell’emittente aderiscano alla proposta di pagamenti delle proprie ragioni creditorie secondo termini allineati a quanto previsto dalla dinamica dei tiraggi del POC di cui all’amendment.

Inoltre, alla luce delle previsioni dell’amendment, qualora Negma proponga alla società un
investimento che richiede un aumento dell’importo della tranche e la società accetta di
effettuare tale investimento, Negma sarà tenuta ad aumentare l’importo della tranche in
questione fino all’importo necessario per tale investimento.

La società non avrà, quindi, diritto di richiedere a Negma risorse per l’effettuazione di investimenti selezionati dall’emittente stesso, e dall’altro, sussiste il rischio che Negma non proponga in concreto all’emittente alcun investimento, di talché l’emittente non sarebbe in grado di avviare una nuova operatività.