Giglio.com chiude il primo semestre 2023 con ricavi in crescita del 23,5% a 27,1 milioni e un Ebitda negativo per 284 mila euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 1 milione al 30 giugno 2022. L’attento controllo dei costi operativi ha permesso di contenere le perdite e gli analisti stimano che a fine 2023 l’Ebitda possa assumere valori positivi. Giuseppe Giglio, Presidente e Amministratore Delegato, ha dichiarato: “Nonostante il contesto macroeconomico critico, questo semestre segna una nuova conferma delle nostre ambizioni, grazie a risultati tanto brillanti quanto controcorrente rispetto a quelli dei nostri competitor. Vicini al break-even e con un’ottima crescita dei ricavi, guardiamo al secondo semestre e al futuro con fiducia e determinazione.”
Modello di business
Giglio.com opera nel settore della vendita online per la moda di lusso multimarca su scala globale, servendo i propri clienti in oltre 150 paesi e ospitando alcuni tra i più̀ prestigiosi brand fashion e luxury per donna, uomo e bambino. L’attività nasce nel 1965 a opera della famiglia Giglio, titolare di boutique di alta moda a Palermo, e nel 1996 lancia il primo fashion store online, ponendosi tra i pionieri del settore in Italia.
Nel tempo Giglio.com è divenuta una “community” di boutique indipendenti che condividono gli stessi valori, dedicandosi costantemente alla ricerca della bellezza e dell’innovazione e proponendo collezioni degli stilisti più̀ creativi e iconici.
Nell’operare come marketplace, tramite una piattaforma proprietaria sviluppata internamente con soluzioni innovative, la società non mette direttamente in comunicazione i propri fornitori, sia che si tratti di produttori (brand) sia che si tratti di rivenditori (boutique), con i clienti, in quanto sia i fornitori che i clienti interagiscono esclusivamente con Giglio.com. Quest’ultima cura anche i servizi pre e post vendita e detiene il pieno controllo della base clienti (a fine dicembre 2022 circa 125.000) e dei dati ad essi relativi, che non sono condivisi con le boutique, un modello di business che fornisce un’esperienza di acquisto omogenea ai clienti.
Ultimi avvenimenti
Nel mese di agosto la società, a seguito della delibera assembleare del 26 luglio 2023, ha avviato un piano di riacquisto di azioni proprie, ai sensi degli articoli 2357 e seguenti del Codice civile.
A fine giugno Giglio.com ha annunciato di aver realizzato una partnership con Vestiaire Collective, leader internazionale della moda second-hand, per un progetto di economia circolare finalizzato alla promozione di un consumo consapevole. La società apre così ai propri clienti la possibilità di rivendere i capi iconici del loro guardaroba. Si tratta di un servizio di resale online, offerto da Vestiaire Collective ai clienti e circa 50 brand di alta moda fra i più acquistati su Giglio.com saranno coinvolti dall’iniziativa. L’accordo è di ampio respiro internazionale, in quanto potranno accedere al servizio i clienti in Europa, del Regno Unito e degli Stati Uniti.
Conto Economico
I ricavi del primo semestre 2023, pari a 27,1 milioni, registrano una crescita su base annua del 23,5%. I brand venduti nel periodo sono stati oltre 700 e il numero di schede prodotto è cresciuto del 40% rispetto alla stagione Primavera – Estate 2022; il valore del catalogo è cresciuto del 95%.
La società ha attuato una strategia volta ad aumentare la propria presenza nel segmento “high-end” e il semestre ha visto un incremento del valore medio dei prodotti venduti vicino al 10%. Il numero di nuovi clienti acquisiti nel semestre segna una crescita del 29% grazie ad un costo di acquisizione in diminuzione rispetto al primo semestre del 2022. Il totale dei clienti attivi negli ultimi dodici mesi è pari a 145.000 unità.
L’Ebitda riduce il deficit del 72,9% a 284 mila euro, in relazione a un attento controllo e razionalizzazione dei costi: in particolare, l’incidenza dei costi di logistica sui ricavi è diminuita di 1,2 punti percentuali rispetto al primo semestre 2022.
Dopo ammortamenti pari a 592 mila euro (+10,7% a/a), L’Ebit risulta negativo per 876 mila euro, in miglioramento rispetto a -1,6 milioni nel semestre a confronto.
Dopo oneri finanziari contenuti, e pari a 33 mila euro (28 mila euro al 30 giugno 2022), il semestre chiude con perdita netta di 909 mila euro (-43,5% a/a).
Stato Patrimoniale
Il patrimonio netto risente della perdita d’esercizio e si riduce a 10,2 milioni.
La liquidità netta subisce un calo da 7,7 milioni a 2,2 milioni a causa di una gestione operativa deficitaria per circa 4,4 milioni e da crescenti fabbisogni di circolante, a cui si sono aggiunti investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali per circa 1,1 milioni.
Ratio
Posizione finanziaria positiva e le perdite d’esercizio rendono privo di significato il commento dei principali indicatori di bilancio.
Outlook
I vertici hanno dichiarato che la società̀ continuerà̀ a porsi come obiettivo un ritorno alla profittabilità̀ tramite un attento controllo dei costi. La crescita sarà dunque ricercata tramite strategie cost-effective, come lo sviluppo dei mercati internazionali nonché́ la profondità̀ e l’ampiezza di catalogo, grazie a nuovi brand e categorie di prodotto garantiti dall’evoluzione del community store.
Alantra, nello studio del 7 settembre, considerando l’incerto contesto macroeconomico, rivede al ribasso le proprie stime ipotizzando, per gli anni 2023, 2024 e 2025, ricavi in diminuzione ciascun anno del 4% rispetto a quanto previsto in precedenza. Anche la marginalità viene rivista, con Ebitda ed Ebit in ridotti rispettivamente del 17,4% e 8% nel 2023, del 4% e 8% nel 2024 e del 4% e 5,2% nel 2025.
Per il 2023 gli analisti prevedono così ricavi pari a 65,5 milioni, un Ebitda positivo per 0,3 milioni ma un risultato netto ancora negativo (- 1,1milioni). L’Ebitda ed Ebit adjusted, al netto di poste di natura straordinaria saranno rispettivamente pari a 0,4 milioni e – 0,9 milioni. La perdita netta “reported” è stimata in 1,1 milioni mentre la voce adjusted è d’importo pari a 0,9 milioni.
Il 2024 sarà l’anno in cui la società chiuderà con un utile di 0,7 milioni, dopo aver realizzato ricavi per 87,4 milioni e un Ebitda pari a 2,6 milioni.
In base alle stime, nel 2025 la società dovrebbe registrare ricavi per 112,4 milioni, un Ebitda pari a 5,2 milioni e un utile netto di 2,4 milioni.
La liquidità netta, attesa in calo a 5,4 milioni nel 2023 per crescenti fabbisogni di circolante, andrà via via ricostituendosi fino a raggiungere 10,4 milioni a fine periodo previsionale.
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