Seduta di vendite per le principali borse asiatiche dopo la chiusura sotto la parità di Wall Street.
In Cina, Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,5 e 0,6%, fa peggio Hong Kong (-1,2%) cos’ come il Giappone con Nikkei a -1,3% e Topix a -0,9%.
Oltreoceano, il S&P500 ha chiuso in calo dello 0,9%, il Nasdaq dell’1,5%, mentre il Dow Jones ha contenuto la discesa allo 0,2%.
Sul sentiment ha pesato la decisione del Federal Open Market Committee della Banca centrale americana di mettere in pausa i rialzi dei tassi d’interesse, lasciandoli invariati in una forchetta compresa fra il 5,25% e il 5,50%.
La decisone, ampiamente prevista dai mercati, viene tuttavia appesantita dalle parole del presidente Powell, che non ha escluso un ulteriore rialzo dei tassi entro la fine dell’anno per contrastare l’inflazione ancora elevata.
Sempre in tema di banche centrali, oggi sarà poi il turno della Bank of England e venerdì della Bank of Japan.
Tornando ai mercati asiatici, i titoli tecnologici di Hong Kong sono scesi facendo eco alle forti vendite sui titoli tech statunitensi. Gli operatori immobiliari cinesi, invece, si sono ripresi dopo le nuove misure per allentare le regole sull’acquisto di case.
Sul forex, intanto, l’euro/dollaro scende a quota 1,065 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen si mantiene in area 148,3. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,9%) a 92,7 dollari e il Wti (-1%) a 88,8 dollari al barile.