Il Cda di ILPRA ha approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2023, da cui emergono Ricavi per 28,8 milioni, in crescita del 33,9% rispetto a 21,5 milioni del 1H 2022.
I Ricavi realizzati in Italia sono pari a 10,0 milioni, in crescita del 28,2% rispetto a 7,8 milioni al 30 giugno 2022, e rappresentano circa il 35% del totale (36% al 30 giugno 2022). I Ricavi realizzati all’Estero sono pari a 18,8 milioni, +37% circa rispetto al 30 giugno 2022 (13,7 milioni) e rappresentano circa il 65% del totale (64% al 30 giugno 2022).
Il Valore della produzione è pari a 33,6 milioni, in crescita del 27,7% rispetto a 26,3 milioni al 30 giugno 2022, principalmente per effetto dell’incremento del magazzino (per 3,0 milioni). Su tale incremento le nuove acquisizioni IDM Automation e Pentavac incidono per 1,0 milioni; il restante incremento del magazzino è imputabile sia all’aumento dei costi delle materie prime e semilavorati, che alla strategia del gruppo volta a incrementare lo stock di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, al fine di beneficiarne in ambito commerciale, riducendo il time to market dei propri prodotti.
L’EBITDA ammonta a 5,9 milioni, in crescita del 15,7% rispetto a 5,1 milioni del 1H 2022.
L’EBIT sale del 13,9% a 4,2 milioni, dopo ammortamenti e svalutazioni per 1,8 milioni (circa 1,5 milioni al 30 giugno 2022).
L’Utile Netto si attesta a 3,2 milioni, in aumento del 21,2% rispetto a 2,6 milioni al 30 giugno 2022, dopo imposte per 0,8 milioni (0,8 milioni al 30 giugno 2022), mentre l’Utile Netto di pertinenza del Gruppo raggiunge i 2,5 milioni, in crescita del 19% rispetto 2,1 milioni del periodo di confronto.
Dal lato patrimoniale, l’Indebitamento Finanziario Netto al 30 giugno 2023 si esprime in 15,9 milioni, in deciso aumento rispetto alla cassa netta per 0,3 milioni di fine 2022.
La variazione negativa è dovuta, principalmente agli investimenti di M&A per 1,6 milioni in IDM Automation e 6,1 milioni in Pentavac, da lavori di ristrutturazione da parte di Ilpra System UK per 0,4 milioni, oltre agli investimenti per acquisto di materia prima e semilavorati che hanno generato un incremento di magazzino al 30 giugno 2023 di circa 3,0 milioni (5,5 milioni in più rispetto a fine anno se si considera anche il magazzino prodotti finiti). Tale incremento di magazzino è stato finanziato con l’accensione di nuovi finanziamenti bancari.
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