Mercati – Avvio in rosso per il Vecchio Continente con Piazza affari a -0,6%

Avvio negativo per le principali borse europee, con l’attenzione che resta rivolta alle banche centrali e all’agenda macro economica.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,6% a 28.525 punti, debole come il Cac 40 di Parigi (-0,9%), l’Ibex35 di Madrid (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,5%), e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).

Occhi sulla Bank of Japan che ha confermato la sua politica monetaria ultra espansiva, in linea con le attese, mantenendo invariati i tassi d’interesse a breve a -0,1% e la curva di controllo dei rendimenti.

Nonostante la banca centrale giapponese abbia ribadito l’aspettativa che l’inflazione sta rallentando, tra gli investitori restano le incertezze ulteriormente alimentate da un indice dei prezzi al consumo giapponese nazionale di agosto in rialzo oltre le attese del 3,2% a/a (stima +3%) seppur in leggero calo rispetto al precedente +3,3%.

Il tutto all’indomani della decisione della Bank of England che ha mantenuto invariati i tassi d’interesse al 5,25%, dopo 14 rialzi consecutivi, una decisione a sorpresa, influenzata dai dati di ieri sull’inflazione nel Regno Unito, che avevano evidenziato un rallentamento inatteso.

Mossa che fa eco a quella della Fed, che mercoledì ha confermato il costo del denaro, come già avvenuto a luglio, al range tra il 5,25 e il 5,5%, ai massimi da 22 anni.

Nel frattempo gli operatori stanno ancora metabolizzando quanto emerso dalle parole del presidente Powell che ha affermato che la banca centrale americana è pronta ad alzare ancora i tassi se appropriato.

Intanto sul fronte macro, è emerso che nel Regno Unito, ad agosto, le vendite al dettaglio, incluso il carburante, hanno registrato un incremento su base mensile dello 0,4%, leggermente inferiore rispetto alle attese (+0,5%), dopo il -1,1% di luglio (rivisto da -1,2%). Su base annua, il dato segna un calo del 1,4% (consensus -1,2%), dopo il -3,1% del mese precedente (rivisto da -3,2%).

In giornata sono poi attesi gli indici PMI di settembre (preliminare) di Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Stati Uniti.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro oscilla in area 1,066 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a quota 148,3. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,5%) a 93,7 dollari e il Wti (+0,6%) a 90,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte in area 181 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,55%.

Tornando a Piazza Affari, tengono meglio in avvio MPS e Banco Bpm (+0,8%), Eni (+0,6%) e Bper (+0,2%), mentre arretrano in particolare Italgas (-2,1%), Prysmian e Leonardo (-1,3%) e Pirelli (-1,1%).