Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Apertura di settimana all’insegna delle vendite sui principali listini azionari: il FTSE Mib segna un -1,4%, il Dax 30 un -1,2%, il Cac 40 un -1,1% e il FTSE 100 un -1,2%. Più contenuti, invece, i cali a Wall Street: l’S&P 500 registra un -0,2%, il Dow Jones un -0,3%, e il Nasdaq un -0,1%.
Nella seduta odierna sono in leggero rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,2%) a 92,2 dollari e il Wti (+0,3%) a 90,3 dollari.
Uno studio di Citi ha evidenziato che grazie all’Inflation Reduction Act statunitense, al Green Deal europeo e al RePowerEu dopo l’invasione della Russia in Ucraina, gli investimenti in idrogeno verde hanno conosciuto un boom e sono partiti numerosi progetti per lo sfruttamento di questa fonte di energia, di cui uno dei più grandi è una iniziativa da 8,5 miliardi di dollari in Arabia Saudita.
Dopo le nuove sanzioni USA alle società che forniscono servizi di ingegneria, costruzione e altro al progetto Arctic LNG 2 guidato dalla Russia, il Giappone intende garantire che l’approvvigionamento energetico del Paese sia stabile, cooperando al tempo stesso con il G7.
Morgan Stanley è rimasta Overweight su Exxon Mobil ma ne ha alzato il fair value da 124 a 131 dollari.