Industria (-4,7%) – Ottava difficile per il comparto, sia in Italia che in Europa

 

La scorsa settimana il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha riportato un -4,7% rispetto al -3,8% del corrispondente europeo e al -1,1% del Ftse Mib.

Venerdì gli eurolistini hanno chiuso perlopiù deboli, mentre Wall Street procedeva in rialzo, con l’attenzione degli investitori sempre rivolta alle banche centrali e all’agenda macro. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato in area 181 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,58%.

Tra le Large Cap Interpump Group ha terminato le contrattazioni a -3,8% e Cnh Industrial a -8,4%.

Tra le Mid Cap le migliori sono state Ferretti (+1,2%) e CIR (-0,4%) mentre le peggiori si sono rivelate Ariston Holding (-9,9%) e Eurogroup Laminations  (-10,3%).

Infine, tra le Small, Tesmec (+0,2%) e Cembre (flat) hanno chiuso in cima al paniere mentre Vianini Industria (-7,9%) si è posizionata in fondo al medesimo.

Il Cda di KME Group (-1,0%) ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 che presenta un Patrimonio netto consolidato di 575,7 milioni (569,5 mln al 31 dicembre 2022) e un indebitamento finanziario netto di 207,7 milioni (267,5 mln al 31 dicembre 2022), che include una passività di 94,5 milioni legata alla contabilizzazione ai sensi dell’IFRS 16 dell’operazione di sale and lease back sull’immobile di Osnabrück di KME SE.

Il Cda di KME Group ha deliberato, tra l’altro, di conferire mandato disgiuntamente al Presidente esecutivo Vincenzo Manes e al Vice Presidente esecutivo Diva Moriani per convocare, entro il 29 febbraio 2024, l’assemblea straordinaria per deliberare in merito alla fusione inversa dell’Emittente nella società controllata KMH.