Mercati – Europa arretra ancora nel pomeriggio, Piazza Affari cede l’1,1%

Le principali borse europee peggiorano ancora nel pomeriggio mentre Wall Street viaggia incerta.

A Milano, il Ftse Mib cede l’1,1% a 28.255 punti, negativo come Ibex35 di Madrid (-1,5%), Dax di Francoforte (-1,2%), Ftse 100 di Londra (-1,1%) e Cac 40 di Parigi (-1,1%). Oltreoceano, il Dow Jones è in calo dello 0,3%, lo S&P500 dello 0,1% mentre il Nasdaq resiste sulla parità.

Il sentiment resta appesantito dai dubbi legati alle decisioni di politica monetaria e dai timori sulla Cina.

Si rafforzano le aspettative che le banche centrali manterranno i tassi di interesse elevati in un contesto di crescenti preoccupazioni che l’aumento dei prezzi del petrolio alimenterà l’inflazione, smorzando l’ottimismo di coloro che sperano in un allentamento delle strette monetarie in tempi brevi.

A ciò si aggiungono nuove indicazioni hawkish provenienti da funzionari della Federal Reserve, quali la presidente della Fed di Boston, Susan Collins, la quale ha affermato che un ulteriore inasprimento “non è certamente fuori discussione” e il governatore Michelle Bowman che ha segnalato che probabilmente sarà necessario più di un aumento.

Infine, restano le preoccupazioni sul settore immobiliare cinese dopo il gruppo China Evergrande ha annullato un incontro con i creditori, alimentando i timori che il gruppo accumuli nuovi debiti.

Sul fronte macro, in attesa a breve del dato sull’attività manifatturiera Fed Dallas di settembre, è emerso che ad agosto l’indice CFNAI (Chicago Fed National Activity Index), che misura l’andamento dell’attività economica nell’area di Chicago, si è attestato a -0,16 punti, in forte peggioramento rispetto al valore positivo di 0,07 punti registrato a luglio (rivisto da 0,12 punti), deludendo inoltre nettamente le attese (0,1 punti).

Stamane, in Europa, si è rilevato che a settembre l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 85,7 punti, al di sopra del consensus (85,2 punti) e sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente (85,8 rivisto da 85,7).

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro ridiscende in area 1,06 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 148,8. Tra le materie prime, petrolio in frazionale calo con il Brent (-0,3%) a 91,7 dollari e il Wti (-0,5%) a 89,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale di circa 2 punti base in area 186 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,65%.

Tornando a Piazza Affari, proseguono gli acquisti su Banco Bpm (+1,7%), seguita da Iveco (+0,9%) e Finecobank (+0,1%), mentre arretra in particolare Amplifon (-5,9%) dopo che l’AGCM ha reso noto di aver avviato un’indagine conoscitiva sui mercati degli apparecchi acustici in Italia. In rosso anche Nexi (-3,6%) e Telecom Italia (-3,2%) con quest’ultima che ha ricevuto da KKR una richiesta di proroga al 15 ottobre del periodo di esclusiva per concludere le attività propedeutiche e presentare l’offerta vincolante.