Mercati USA – Previsto avvio sottotono

I futures sull’azionario americano cedono lo 0,3-0,4%, preannunciando un avvio debole a Wall Street, con l’attenzione degli investitori sempre rivolta alla Fed e all’agenda macro.

Chiusura venerdì in leggera flessione per i principali indici oltreoceano, con Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq in calo rispettivamente dello 0,3%, 0,2% e 0,1%.

Il sentiment resta condizionato dalla prospettiva di un regime a tassi elevati per un periodo prolungato, con gli operatori che ora scontano un nuovo rialzo dei tassi da qui a fine anno con una probabilità superiore al 50%. Michelle Bowman, membro del Board of Governors della Fed, ha persino fatto intendere che potrebbe rendersi necessario più di un rialzo per riportare l’inflazione al target del 2%.

Ad alimentare il tono hawkish dei funzionari della Fed è la corsa del petrolio in seguito ai recenti tagli alla produzione, visto che un livello sostenuto delle quotazioni del greggio potrebbe portare ad una nuova accelerazione inflazionistica.

A proposito di inflazione, nuove indicazioni sono attese venerdì dai dati di agosto sul deflatore PCE, uno degli indicatori più osservati dalla Fed.

Nel frattempo, dall’agenda macro di oggi  l’indice CFNAI (Chicago Fed National Activity Index), che misura l’andamento dell’attività economica nell’area di Chicago, ha registrato ad agosto un peggioramento oltre le attese (0,05) da 0,07 (rivisto da 0,12) a -0,16 punti.