Nel primo semestre 2023 il valore della produzione, pari a 10,4 milioni, in crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2022, è riconducibile principalmente ai ricavi delle vendite che ammontano a 9,2 milioni (+8,3%).
La ripartizione del fatturato per area geografica conferma la vocazione internazionale del gruppo, essendo realizzato per 6,4 milioni in Italia, per 2,3 milioni in Europa (incluso UK) e per 0,5 milioni nel resto del mondo.
Riguardo le categorie merceologiche, il prodotto “carne” incide per il 38% sul totale delle vendite, il prodotto “formaggi” per il 11%, i “prodotti ittici” per il 10%, “salumi” per il 7%.
La restante parte è suddivisa tra “frutta” (3%), pane” (3%), “pasta” (3%), “olio” (2%), “dolci” (2%) e “altro” (21%).
L’EBITDA è positivo per 0,8 milioni (+39,1%) con una marginalità pari all’8,1% sul valore
della produzione, in miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente nel quale era 0,6 milioni con una marginalità del 6,3% sul volume d’affari.
“La marginalità del gruppo”, spiega una nota, “è migliorata sia per la minor incidenza dei costi fissi, con particolare riferimento ai costi delle materie prime, sia per la maggiore competitività dei prodotti. L’aumento dei prezzi delle materie prime alimentari a seguito del conflitto bellico russo-ucraino ha fatto sì che il gruppo, puntando su prodotti di alta gamma di filiera italiana, abbia potuto incrementare ulteriormente la propria posizione competitiva rispetto ai prodotti più economici provenienti dall’estero”.
L’EBIT è positivo per 0,6 milioni con una marginalità pari al 5,5% sul valore della produzione, in leggero miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente nel quale era 0,5 milioni con una marginalità del 4,8% sul volume d’affari.
Il risultato di periodo consolidato è positivo per 0,4 milioni, quasi raddoppiato rispetto agli 0,2 milioni registrati al 30 giugno 2022 (+ 87,3%).
Sul fronte patrimoniale, la posizione finanziaria netta del gruppo al 30 giugno 2023 è positiva (debito) per 4,9 milioni, in miglioramento di 1,6 milioni circa rispetto al 31 dicembre 2022 (positiva per 6,5 milioni). La PFN è composta principalmente da disponibilità
liquide per circa 2,4 milioni e debiti finanziari per circa 7,3 milioni.
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