Mercati – Chiusura sottotono per gli eurolistini, Milano -0,3%

Le borse europee chiudono deboli, simili all’andamento di Wall Street, con l’attenzione degli investitori rivolta, in particolare, alla Fed, all’economia cinese e all’agenda macro.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 28.012 punti (-0,3%), in leggero calo come il Ftse di Londra (-0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%) il Dax di Francoforte (-0,3%). Chiude invariato il CAC 40 di Parigi (0,0%). 

Oltreoceano, il Dow Jones cede lo 0,4%, lo S&P 500 lo 0,3%, il Nasdaq lo 0,2%.

Crescono le speranze che i funzionari della Federal Reserve decidano di allentare il loro approccio hawkish, in presenza di un potenziale rischio di shutdown per il Congresso americano qualora l’accordo sulla spesa raggiunto oggi al Senato non dovesse passare anche alla Camera.

Sullo sfondo, persistono anche le incertezze sulla crisi immobiliare cinese, dopo la notizia che il miliardario fondatore e presidente del gruppo China Evergrande Hui Ka Yan è stato posto sotto il controllo della polizia, mentre Country Garden Holdings ha dovuto affrontare nuove scadenze per il pagamento degli interessi.

In Italia, riflettori sulla nota di aggiornamento al Def, in attesa, questa sera, del via libera, da parte del consiglio dei ministri, al documento che stabilisce i principali riferimenti economici sui quali si baserà la prossima legge di Bilancio.

Sul fronte macroeconomico, è emerso che ad agosto il dato preliminare sugli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti ha registrato un incremento dello 0,2% su base mensile, contro il -0,5% previsto dagli analisti e dopo la contrazione del 5,6% di luglio (rivista da -5,2%).

Inoltre, nella settimana terminata il 22 settembre, l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche oltreoceano, ha registrato un calo dell’1,3%, dopo il +5,4% della settimana precedente.

Stamane, invece, in Europa, si è rilevato che a settembre l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 83 punti, in calo rispetto ad agosto (85 punti) e alle stime degli analisti (84 punti).

Per quanto riguarda la Germania, la fiducia consumatori GfK di ottobre è peggiorata più delle attese a -26,5 punti rispetto a -26 punti stimati e ai -25,6 punti (rivisto da -25,5 punti) della lettura precedente.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,052, mentre il dollaro/yen sale in area 149,4. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+2,4%) a 94,6 dollari e il Wti (+3,7%) a 93,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 194 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,78%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Tenaris (+2,5%), Saipem (+1,6%), Leonardo (+1,5%), Eni (+1,3%), mentre arretrano in particolare Monte Paschi (-6,6%), Hera (-3,05%), A2a (-2,9%), Erg (-2,0%).