ICF ha chiuso il primo semestre 2023 con ricavi in calo del 7,4% a 41,6 milioni (44,9 milioni nel 1H22), di cui 21,8 milioni (pari al 53%), sono stati realizzati all’estero.
Tale andamento è dovuto principalmente al rallentamento generale dell’economia
causato da una contrazione dei consumi finali che ha colpito trasversalmente tutti i settori in cui opera il Gruppo.
Nel primo semestre si è inoltre registrato il contributo positivo di Tessitura Langè, entrata nel perimetro a partire dal 3 aprile del 2023, con ricavi per 1,7 milioni.
Contestualmente si è assistito alla riduzione dei costi delle materie prime e dei costi energetici che, unitamente all’avvio dell’impianto fotovoltaico installato presso la sede di Marcallo con Casone, hanno contribuito ad incrementare la redditività traguardando un EBITDA pari a 4,5 milioni, in aumento del 26,8% rispetto al 30 giugno 2022 (3,5 milioni). L’EBITDA margin si attesta al 10,8% in aumento rispetto al 7,9% del periodo di confronto.
L’EBIT adjusted è pari a 2,9 milioni, in crescita del 30,6% rispetto allo stesso
dato del primo semestre 2022. L’EBIT reported si attesta a 1,9 milioni, +54,8% rispetto all’1H22.
Il Risultato Netto adjusted è pari a 2,1 milioni e risulta in aumento del 22,5% rispetto al 30 giugno 2022. Il Risultato Netto reported è pari a 1,6 milioni (1,5 milioni nell’1H22).
Gli adjustment sono relativi all’ammortamento della lista clienti e dei marchi e all’effetto della variazione del fair value dei warrant.
L’Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo al 30 giugno 2023 cifra in 15,8 milioni, in
peggioramento rispetto a 7,8 milioni di fine 2022. La variazione è interamente attribuibile all’acquisizione del ramo d’azienda della Tessitura Langè S.r.L. I principali impatti sono quindi attribuibili al finanziamento dell’avvio dell’attività commerciale del nuovo business che ha determinato un incremento del capitale circolante netto di 3,5 milioni, al pagamento della prima parte del prezzo stabilito in 1,4 milioni effettuato nel mese di aprile ed infine all’iscrizione di circa 2,9 milioni che, come previsto dall’applicazione del principio contabile IFRS 16, rappresentano il debito potenziale attualizzato che il Gruppo ICF ha assunto a seguito della sottoscrizione del contratto di affitto per l’impianto industriale dove è effettuata la produzione della nuova linea dei prodotti a marchio Langè.
Senza considerare gli effetti sopra descritti, nel periodo il valore dell’Indebitamento finanziario netto del Gruppo sarebbe risultato in linea con il valore riportato al 31 dicembre 2022.
Si ricorda inoltre che nel periodo si sono effettuati investimenti in immobilizzazioni pari a circa 0,6 milioni, è proseguito il piano di buy-back che ha assorbito circa 0,25 milioni e infine è stato pagato nel mese di maggio un dividendo, deliberato dall’Assemblea degli azionisti in data 29 Aprile 2023, pari a circa 1,3 milioni.
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