Mercati – Chiusura in rialzo per le borse europee, Milano +0,5%

Gli eurolistini chiudono positivi, simili all’andamento di Wall Street, con l’attenzione degli investitori rivolta in particolare alla Fed e all’agenda macro.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 28.163 punti (+0,5%), in rialzo come l’Ibex 35 di Madrid (+1,0%), il Dax di Francoforte (+0,7%), il CAC 40 di Parigi (+0,6%), il Ftse di Londra (+0,1%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,7%, il Dow Jones lo 0,5%.

In un contesto in cui le banche centrali si prospettano ancora restrittive, sono attese oggi nuove dichiarazioni da parte del presidente della Fed Powell.

Nel frattempo, i dati finali relativi al secondo trimestre 2023 hanno confermato una crescita del PIL americano al 2,1% su base trimestrale, in linea con il preliminare ma lievemente al di sotto del 2,2% atteso.

Ampiamente sotto le attese invece i dati finali sui consumi personali negli Stati Uniti, che hanno evidenziato nel 2Q23 un aumento dello 0,8%, a fronte del +1,7% del preliminare e del consensus.

Restando negli Stati Uniti, le nuove richieste di disoccupazione Usa nella settimana al 23 settembre sono state 204mila, inferiori alle 215mila attese ma al di sopra delle 202mila della settimana precedente (dato rivisto da 201mila).

Nel Vecchio Continente, i dati CPI preliminari di settembre hanno evidenziato un rallentamento dell’inflazione tedesca al 4,5% a/a dal 6,1% di agosto, rispetto al +4,6% delle attese. Su base mensile, il dato si è mostrato stabile rispetto al mese precedente allo 0,3%, in linea con il consensus.

Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,057, mentre il dollaro/yen scende in area 149,3. Tra le materie prime, in leggero calo le quotazioni del greggio dopo i rialzi dei giorni scorsi, con il Brent (-0,4%) a 94,0 dollari e il Wti (-0,7%) a 93,0 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 189 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,90%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Bper Banca (+3,1%), Prysmian (+2,9%), Moncler (+2,2%), Ferrari (+2,0%), mentre arretrano in particolare TIM (-2,5%), Pirelli (-1,8%), Amplifon (-1,7%), Italgas (-1,7%).