Mercati – Europa rallenta a metà seduta con Piazza Affari flat

Le borse europee rallentano a metà seduta mentre i future di Wall Street viaggiano sotto la parità.

A Milano, il Ftse Mib è invariato a 28.007 punti, cauto come l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).

Si rafforzano le aspettative che le banche centrali manterranno i tassi di interesse elevati per un periodo di tempo più esteso mentre si smorza l’ottimismo di coloro che si attendono una riduzione a breve del costo del denaro.

Tuttavia la Fed potrebbe optare per decisioni meno aggressive se l’economia statunitense dovesse rallentare a causa dello shutdown del governo americano e dell’impatto di un prolungato sciopero dei lavoratori del settore automobilistico.

L’agenda macroeconomica potrebbe fornire ulteriori indicazioni a partire dai dati sul pil statunitense e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione di oggi pomeriggio mentre domani lo sguardo si focalizzerà su spese per consumi e deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Federal Reserve.

Intanto in Italia a settembre l’indice relativo al clima di fiducia dei consumatori è sceso a 105,4 punti dai 106,5 punti di agosto e leggermente inferiore al consensus (105,5 punti).

Relativamente alle imprese, il clima di fiducia del settore manifatturiero ha segnato 96,4 punti, al di sotto dei 97 punti del consensus e del mese precedente (97,7 punti rivisto da 97,8 punti).

Il “sentiment” economico delle imprese è diminuito a 104,9 punti dai 106,7 punti di agosto (rivisto da 106,8 punti).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni legate alla crisi immobiliare cinese dopo che le azioni di China Evergrande sono state sospese dalle negoziazioni alla Borsa di Hong Kong mentre gli obbligazionisti di Country Garden Holdings non hanno ancora ricevuto il pagamento delle cedole in scadenza ieri.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,054 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen si mantiene a 149,3. Tra le materie prime, il petrolio torna scendere con il Brent (-0,5%) a 93,9 dollari e il Wti (-0,3%) a 93,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund oscilla a 195 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,85%.

Tornando a Piazza Affari, sale in testa Campari (+1,1%), seguita da Ferrari (+0,8%) e Recordati (+0,8%) mentre arretrano Iveco (-4%), Telecom Italia (-2,8%) dopo che il CdA ha concesso la proroga al 15 ottobre, richiesta da KKR, del periodo di esclusiva per la presentazione dell’offerta vincolante su NetCo. In rosso anche Pirelli (-2,3%).