Cofle ha chiuso il primo semestre 2023 con ricavi pari a 29,7 milioni, in crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel dettaglio, la linea di business OE (Original Equipment) ha registrato ricavi in crescita del 10% a 20,4 milioni. La divisione IAM (Independent After Market) ha visto i ricavi salire del 4,5% a 9,3 milioni.
Il valore della produzione, pari a 30,8 milioni, evidenzia una crescita del 7%.
L’Ebitda Adjusted è pari a 5,4 milioni, in riduzione del 20,6%, con un’incidenza sui ricavi che passa dal 23,7% al 17,5%. Il calo ha risentito della forte inflazione in Turchia che ha generato maggiori costi per il personale per circa 1 milione e oneri per iperinflazione pari a circa 1,8 milioni.
L’EBIT è pari a 2,7 milioni, in calo del 43,8% rispetto al primo semestre 2022.
Il risultato di periodo è un utile netto di 0,8 milioni, rispetto ai 3,4 milioni del 1H22.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta al 30 giugno 2023 è cash negative per 3,3 milioni, rispetto al cash surplus di 0,2 milioni al 31 dicembre 2022, una dinamica riconducibile ad investimenti per 4,2 milioni.
Walter Barbieri, presidente e amministratore Delegato di Cofle, ha così commentato i risultati:
“Durante i primi sei mesi dell’anno, l’azienda ha effettuato importanti investimenti, che si prevede siano completamente operativi entro il 2024, che mirano a sostenere la crescita e migliorare la competitività a lungo termine, costituendo così le basi per il futuro successo e la continuità della crescita di Cofle Group.
“Va sottolineato che i risultati del primo semestre, in particolar modo la diminuzione dell’EBITDA adjusted, sono stati influenzati da diversi fattori, tra cui gli investimenti in corso, l’aumento dei costi del lavoro dovuto alle rinegoziazioni dei contratti collettivi delle controllate turche e l’acquisto di maggiori materie prime per supportare l’aumento dei volumi.
“Nel secondo semestre 2023, ci aspettiamo di raccogliere i frutti delle azioni intraprese dal management nel primo semestre per affrontare le sfide macroeconomiche, soprattutto in relazione alle controllate turche. Gli investitori possono guardare con fiducia alle prospettive positive che emergono dagli investimenti effettuati e dalle opportunità di crescita nelle divisioni chiave dell’azienda”, conclude il presidente e AD di Cofle.
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