Esautomotion – Crescita double digit nel 1H 2023: ricavi a 19,3 mln (+17,2%) ed Ebitda a 5,4 mln (+20,4%)

Nel 1H 2023 i ricavi del gruppo Esautomotion si attestano a 19,3 milioni, registrando una buona crescita rispetto al primo semestre del 2022, pari a circa il +17,2%.

L’andamento positivo deriva principalmente dalla strategia mirata ad avere una minore correlazione al ciclo economico, avviata fin dal 2019, che ha portato al mantenimento dei ricavi in anni recessivi per gli investimenti (2019) e per la pandemia (2020), per poi consentire una fortissima crescita nel 2021 (+61%) continuata nel 2022 (+19%) e nel 1H 2023 (+17,2%) nonostante la “frenata” dovuta allo shortage dei semiconduttori.

Il periodo in esame ha mostrato il proseguimento del trend positivo con particolare forza in: Turchia (+42%) e Cina (+23%); una crescita più moderata in Italia (+11%), mentre la Penisola Iberica evidenzia un lieve calo dei ricavi (-2%); la sostanziale indifferenza alle conseguenze del conflitto russo/ucraino, in quanto i due mercati sono molto limitati ed Esautomotion non ha attività in quelle aree; un portafoglio ordini in calo per il secondo semestre del 2023.

L’EBITDA registra un progresso del 20,4% a 5,4 milioni, con il relativo margine al 27,8%, in leggera crescita (+0,7%) rispetto al 1H2022.

L’Utile netto si fissa a 3,5 milioni, mettendo a segno un progresso del 25,3% a/a.

La posizione finanziaria netta evidenzia cassa netta pari a 9,7 milioni (10,8 milioni a fine anno 2022) e tiene conto del dividendo 2022 distribuito per  1,3 milioni e della riserva per azioni proprie di 1,010 milioni.

Lo shortage di componenti continua a provocare un fabbisogno di capitale circolante dovuto a Magazzino (semiconduttori acquistati in anticipo per far fronte alla penuria di mercato e ordini in attesa di completamento), crediti verso clienti (dovuto alla crescita di fatturato) e debiti verso fornitori (pagamento anticipato di componenti diversamente non più reperibili).

Il mercato dei componenti appare diretto verso il ritorno alla normalizzazione.
Nonostante il predetto aumento dei prezzi dei componenti, Esautomotion è riuscita a recuperare gli aggravi di costi, grazie sia all’adeguamento dei prezzi ai clienti che alla capacità di far migrare la domanda dei clienti acquisiti verso prodotti più performanti e remunerativi.

Per il prosieguo, il portafoglio e l’entrata ordini, caratterizzati fino alla fine
del 2022, da una consistente quantità di ordini accumulati e consegne ritardate si sta riducendo. La normalizzazione delle consegne ha ridotto il fenomeno di “overorder” nel settore, i timori di recessione inducono i clienti Europei ad ordinare con più parsimonia. È possibile, nella seconda parte dell’anno, una contrazione dei ricavi rispetto ai passati trend di crescita specialmente in Europa.

Si ricorda che l’acquisizione della Sangalli Servomotori, che sarà consolidata dal 2H 2023, oltre che integrare un fornitore strategico (il 32% della produzione della stessa viene già acquistata da Esautomotion) apre l’offerta del gruppo a nuove aree di mercato.

Gianni Senzolo, CEO di Esautomotion ha commentato: “Siamo soddisfatti dei risultati
del primo semestre, nonché dell’attività di ricerca di nuovi clienti e di nuove aree di crescita. L’integrazione con l’acquisita società Sangalli Servomotori S.r.l. ci permetterà di rafforzare la nostra posizione nei nostri mercati e di ampliare con nuovi settori l’orizzonte di crescita di Esautomotion.”

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