SIT ha registrato ricavi consolidati del primo semestre 2023 pari a 166,9 milioni, con un decremento del 14,3% rispetto allo stesso periodo 2022 (194,7 milioni).
Le vendite della Divisione Heating&Ventilation si sono attestate a 123,4 milioni (-21,8%) mentre quella Divisione Metering hanno contribuito per 42,4 milioni (+24,1%), di cui vendite Smart Gas Metering per 29,5 milioni (+36,2%) e Water Metering per 12,8 milioni (+2,9%).
L’EBITDA adjusted ammonta a 14,5 milioni, in diminuzione del 39,2%, dinamica che ha risentito dell’effetto volumi soprattutto nella divisione Heating & Ventilation solo parzialmente compensato dalla divisione Metering e dalle azioni di efficientamento e contenimento dei costi.
L’Ebit adjusted, ovvero al netto degli oneri non ricorrenti e della svalutazione di attività, è stato pari a 0,8 milioni (0,5% dei ricavi) contro 10,5 milioni (5,4% dei ricavi) del primo
semestre 2022.
La svalutazione dell’avviamento pari a 17 milioni è stata effettuata “alla luce del trend e degli scenari previsti nell’utilizzo degli apparecchi a gas nel riscaldamento domestico conseguenti alla transizione energetica”, spiega la società.
L’EBIT ha risentito in particolare della svalutazione derivante dall’impairment test e passa da 10,5 milioni del primo semestre 2022 a -20,0 milioni del primo semestre 2023.
Gli oneri finanziari netti del primo semestre 2023 ammontano a 3,1 milioni contro proventi finanziari netti pari a 6,3 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. La società ricorda che nel primo semestre 2022 l’ammontare era influenzato dalla variazione di fair value derivante dal valore di mercato dei Warrant che ha determinato un provento finanziario per 8,1 milioni.
Gli oneri finanziari netti adjusted, al netto pertanto delle citate componenti non ricorrenti, nel primo semestre 2023 ammontano a 3,1 milioni, rispetto a 1,8 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.
Le imposte di periodo sono positive per un ammontare pari a 4,7 milioni e riflettono lo stanziamento di imposte anticipate derivanti dalle perdite fiscali recuperabili maturate in capo ad alcune società estere.
Il risultato netto del periodo è pari a una perdita di 18,2 milioni contro un utile di 14,2 milioni dello stesso periodo del 2022.
Il risultato netto adjusted, al netto degli effetti non ricorrenti e delle svalutazioni di attività sopra descritti, è pari a 1,6 milioni (1,0% dei ricavi) contro 6,2 milioni (3,2%) dello stesso periodo dell’esercizio 2022.
Sul fronte patrimoniale, al 30 giugno 2023 l’indebitamento finanziario netto è pari a 146,4 milioni contro 130,5 milioni del 31 dicembre 2022 e 122,6 milioni al 30 giugno 2022.
Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione, la società segnala che “nella divisione Heating & Ventilation la tipica stagionalità delle vendite non si manifesterà nella rimanente parte del 2023, in cui si prevede un ulteriore rallentamento”.
“Per quanto attiene alla divisione Metering si conferma la buona prospettiva di crescita dello Smart Gas Metering che beneficia della sua forte posizione competitiva nel mercato domestico, mentre nel Water Metering, la crescita registrata nel primo semestre 2023 è in leggero ritardo rispetto alle attese ma sull’anno dovrebbe attestarsi tra il 10-15% rispetto all’anno precedente”.
“A livello consolidato pertanto, le previsioni di vendita sono attese in ulteriore riduzione rispetto ai dati del primo semestre.
“Per quanto attiene ai margini, le azioni di efficientamento e contenimento dei costi operativi e delle spese generali sono in atto anche con operazioni strutturali sull’organizzazione che manifesteranno il loro impatto a decorrere da inizio 2024. Nell’esercizio in corso l’EBITDA margin al netto delle operazioni non ricorrenti si attesterà ad un livello inferiore alla doppia cifra”.
“La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023”, conclude la società, “è attesa sostanzialmente in linea con il valore registrato al 30 giugno 2023″.
Federico de’ Stefani, presidente e amministratore delegato di SIT, ha commentato: “I dati del primo semestre dell’anno evidenziano trend sostanzialmente diversi nei due ambiti di
attività del gruppo. Se la divisione Metering ha realizzato una crescita sostenuta, il core business storico ha subito un rallentamento significativo”.
“Questo andamento va necessariamente letto alla luce delle dinamiche del mercato finale Heating: la forte riduzione degli incentivi sull’edilizia green – superbonus in primis –, gli annunci sulla regolamentazione delle caldaie susseguitisi nel tempo fino all’indicazione del cosiddetto boiler ban, ora rimesso completamente in discussione, l’andamento dell’inflazione ed i tassi elevati, hanno influenzato i consumi e perciò la domanda finale. Questa dinamica rende il destocking della filiera più lungo del previsto, tanto per le caldaie quanto, ad esempio, per le pompe di calore”.
“Il business Metering conferma, nei risultati dei primi sei mesi e nelle prospettive, un trend di crescita. In questo settore siamo al lavoro su alcuni progetti di grande impatto per accelerare l’internazionalizzazione e la generazione di valore”.
“Il Management di SIT”, conclude de’ Stefani, “è focalizzato ad attivare azioni di contenimento costi anche strutturali con risultati a partire dal 2024 e a posizionare il gruppo sui segmenti di attività a maggiore potenziale di crescita e generazione di cassa.”