L’Amministratore Delegato di A2A, Renato Mazzoncini, ha incontrato questa mattina la comunità finanziaria italiana e internazionale in occasione dell’Outdoor Investor
Day, organizzato a Brescia, durante il quale è stato illustrato il percorso di sviluppo della Società nell’ambito dell’economia circolare, pilastro strategico del Piano industriale 2021-2030 assieme alla transizione energetica.
Sul fronte dell’Economia Circolare, il Gruppo A2A ha già investito oltre 1 miliardo nel biennio ’21-’22 e prevede nel Piano 2021-2030 investimenti complessivi pari a circa 5 miliardi, focalizzandosi sulla chiusura del ciclo dei rifiuti, sul recupero di materia, energia e calore e sullo sviluppo delle bioenergie.
Nel corso dell’evento sono stati approfonditi i dettagli delle attività svolte dal termovalorizzatore di Brescia e dell’impianto depurazione delle acque reflue a Verziano.
Il termovalorizzatore di Brescia recupera ogni anno energia elettrica e termica da circa 730.000 tonnellate di rifiuti non altrimenti riciclabili, evitando il loro smaltimento in discarica e, al tempo stesso, il ricorso a combustibili fossili per riscaldare e illuminare la città. Attivo dal 1998, l’impianto funziona su tre linee e genera oltre il 70% dell’energia distribuita dalla rete di teleriscaldamento. Genera inoltre energia elettrica pari al fabbisogno di 200.000 famiglie. In numeri: l’impianto produce 600 GWh di energia elettrica e 900 GWh di energia termica in un anno, evitando l’emissione in atmosfera di 735mila tonnellate di CO2 e risparmiando 177mila tonnellate equivalenti di petrolio.
Riguardo agli investimenti in efficienza e sostenibilità, in questi giorni è in corso l’ultima fase del progetto di “flue gas cleaning condensation” dei nuovi sistemi di trattamento fumi e recupero di energia. Tale tecnologia consentirà di mettere a disposizione della rete di teleriscaldamento 164 GWh/anno di calore aggiuntivo ad impatto ambientale nullo perché generato senza aumentare i quantitativi di rifiuti trattati, portando il rendimento dell’impianto al 97%.
Il depuratore di Verziano, costruito nel 1980 a sud della città, può trattare reflui fino a 290.000 Abitanti Equivalenti per una portata media di 65.000 mc di acqua al giorno.
Il refluo trattato viene restituito all’ambiente nel vaso Fiume di Verziano, mentre i fanghi di depurazione vengono avviati alla linea fanghi per recupero energetico che avviene tramite
digestione anaerobica con produzione di biogas. Il biogas viene infine inviato alla stazione
di cogenerazione (CHP) per la produzione di energia elettrica e termica, nell’ottica di un perfetto processo di economia circolare: l’energia elettrica prodotta dalla stazione soddisfa il 10% dei consumi dell’intero impianto e il 60% del fabbisogno energetico dei digestori anaerobici. I fanghi, dopo una fase di disidratazione, vengono inviati al termovalorizzatore dove vengono bruciati producendo energia.