Le borse europee chiudono in calo, mentre Wall Street procede mista, con l’attenzione degli investitori rivolta in particolare all’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.850 punti (-1,4%), in ribasso come il Ftse di Londra (-1,3%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%), il CAC 40 di Parigi (-0,9%) e il Dax di Francoforte (-0,9%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,8%, lo S&P lo 0,1%, il Dow Jones cede lo 0,1%.
Sventato lo scenario di uno shutdown per il governo americano dopo un accordo approvato al Congresso all’ultimo minuto, il focus principale torna ad essere la Fed, con gli investitori intenti a trarre nuove indicazioni sulla traiettoria futura dei tassi dalle dichiarazioni del presidente Powell di oggi.
Nel frattempo, l’agenda macroeconomica odierna ha fornito un quadro in miglioramento sulla manifattura USA, con l’indice ISM di settembre in rialzo da 47,6 a 49,0 punti, a fronte dei 47,9 delle attese. Inoltre, dai dati finali di S&P Global il PMI manifatturiero è salito, a settembre, a 49,8 punti dai 47,9 di agosto, oltre il preliminare e le attese (48,9 punti).
Nel Vecchio Continente, i dati finali di settembre sul PMI manifatturiero dell’Eurozona hanno invece confermato il preliminare a 43,4 punti, appena sotto i 43,5 di agosto.
Fronte mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione dell’Eurozona si è attestato ad agosto al 6,4%, in linea con le previsioni e leggermente al di sotto del dato di luglio (6,5% rivisto da 6,4%). Miglioramento contro le attese invece in Italia, con la disoccupazione al 7,3%, a fronte del 7,7% del consensus e del 7,5% del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,051, mentre il dollaro/yen sale a 149,8. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,6%) a 90,7 dollari e il Wti (-2,1%) a 88,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 186 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,80%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Monte Paschi (+1,6%), Ferrari (+1,1%), TIM (+0,3%), Banco BPM (+0,2%), mentre arretrano in particolare Saipem (-3-7%), Tenaris (-3,4%), Erg (-3,1%), Unicredit (-3,0%).