Mercati – Chiusura negativa per le borse europee, Milano -1,3%

Gli eurolistini chiudono in ribasso, simili all’andamento di Wall Street, con l’attenzione degli investitori rivolta in particolare alle banche centrali.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.482 punti (-1,3%), in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-1,7%), il Dax di Francoforte (-1,1%), il CAC 40 di Parigi (-1,0%) e il Ftse di Londra (-0,5%).

Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,7%, lo S&P l’1,4%, il Dow Jones l’1,2%.

I timori legati al potenziale impatto nel lungo termine delle politiche restrittive delle banche centrali continuano a pesare sulla fiducia degli investitori.

Timori alimentati dalle ultime dichiarazioni hawkish provenienti dalla Federal Reserve. Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha affermato che la banca centrale dovrà mantenere i tassi elevati “per un lungo periodo”.

Parole che fanno eco ai commenti di altri funzionari della Fed. Tra questi, la numero dell’istituto di Cleveland Loretta Mester secondo la quale sarà probabilmente necessario un ulteriore aumento dei tassi, e il governatore Michelle Bowman che ha sollecitato ulteriori rialzi.

Maggiori indicazioni sono attese dagli appuntamenti macro dei prossimi giorni che culmineranno venerdì con il job report statunitense.

Per quanto riguarda l’Europa, il capo economista della Bce, Philip Lane, ha ribadito stamane come i tassi di interesse di riferimento della banca centrale abbiano raggiunto dei livelli che, mantenuti per una durata sufficientemente lunga, daranno un contributo sostanziale al tempestivo rientro dell’inflazione verso l’obiettivo.

Parole che sembrano rafforzare la convinzione che i tassi d’interesse dell’Eurozona abbiano raggiunto il loro picco.

Lane ha aggiunto che le decisioni future della banca centrale garantiranno che i tassi di interesse chiave siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario, precisando che la banca centrale continuerà a seguire un “approccio dipendente dai dati per determinare il livello appropriato e la durata della restrizione”.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,046, il dollaro/yen a 149,1. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,5%) a 91,1 dollari e il Wti (1,0%) a 89,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,93%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Monte Paschi (+1,1%), Amplifon (+0,9%), Tenaris (+0,7%), Campari (+0,6%), mentre arretrano in particolare Prysmian (-5,15%), Nexi (-3,0%), Enel (-2,5%), Cnh Industrial (-2,4%).