Mercati – Apertura negativa per l’Europa con Piazza Affari a -0,8%

Avvio in rosso per le principali borse europee in un clima appesantito dai timori di nuove strette monetarie.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,8% a 27.257 punti, debole come il Dax di Francoforte (-0,5%), l’Ibex35 di Madrid (-0,5%),  il Cac 40 di Parigi (-0,3%), mentre il Ftse 100 di Londra oscilla poco sotto la parità (-0,05%).

Sul sentiment pesano le ultime dichiarazioni hawkish provenienti dalla Federal Reserve, che hanno rafforzato nuovamente l’aspettativa che la banca centrale americana continuerà ad aumentare i tassi di interesse per contrastare l’inflazione.

Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha infatti affermato che la banca centrale dovrà mantenere i tassi elevati “per un lungo periodo”, prevendo un unico taglio unico al costo del denaro verso la fine del 2024.

Secondo il Bureau of Labor Statistics, il numero di offerte di lavoro disponibili negli Stati Uniti è salito a 9,61 milioni nel mese di agosto rispetto ai meno di 9 milioni del mese precedente. Il rapporto ha spinto i trader ad aumentare le scommesse sull’aumento dei tassi della Fed a dicembre oltre il 50%.

Maggiori indicazioni sono comunque attese dagli appuntamenti macro dei prossimi giorni che culmineranno venerdì con il job report statunitense.

Sempre in tema politica monetaria e valutaria, la banca centrale neozelandese ha intanto mantenuto i tassi di interesse invariati e parlato di prospettive di crescita modeste.

La banca centrale di Taiwan interverrà per moderare i movimenti valutari se necessario mentre la Banca d’Indonesia sta acquistando obbligazioni sul mercato per aiutare a stabilizzare la rupia.

Inoltre, il principale funzionario valutario del Giappone, Masato Kanda, ha rifiutato di commentare se qualche intervento sia stato condotto ieri quando lo yen si è improvvisamente rafforzato dal livello più debole dell’anno.

Sul fronte macro sono attesi in giornata, tra gli altri, i PMI servizi e composito di settembre di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Stati Uniti, oltre che l’ADP Employment Change Usa di settembre.

Nel frattempo, sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,046 e il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 149,1. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,5%) a 90,5 dollari e il Wti (-0,5%) a 88,8 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte in area 197 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,97%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio le utility con Hera (+1%), Terna (+0,9%), Italgas (+0,9%) e Snam (+0,6%), mentre arretrano in particolare Prysmian (-2,3%), Stellantis (-2,2%) e Leonardo (-1,9%).