Mercati Usa – Primo tentativo di rimbalzo: Nasdaq +1,4%

Wall Street tenta di alleggerire questa fase negativa trovando finalmente una seduta positiva per tutti e quattro gli indici principali, favorita in particolare dal calo dei rendimenti obbligazionari e dall’improvviso crollo (-5,5%) del prezzo del petrolio.

Tutti i listini riescono a chiudere nei pressi dei massimi intraday, accelerando nelle ultime ore e annullando l’ennesimo tentativo di correzione.

Meno incisivi sono stati, tuttavia, i progressi sia dello S&P500 (+0,8%), nonché del Dow Jones (+0,4%) e del Russell 2000 (+0,1%) il quale solo nel finale riesce a ribaltare una partenza ancora negativa. Il Nasdaq ha chiuso a +1,4%.

In evidenza Tesla (+6%), seguita da AMD (+4%) e Google (+2,2%).

Indice VIX in calo del sei per cento a quota 18,60 punti, dopo aver toccato un picco iniziale fino a 20,8.

Sul mercato obbligazionario si impennano ulteriormente i rendimenti a inizio seduta con il Tbond che guadagna altri nove punti base toccando il 4,89% per poi cedere significativamente chiudendo in calo di sette al 4,73%. Il titolo governativo con scadenza ad un anno ha toccato ieri il livello massimo da dicembre 2000.

Tra le materie prime il petrolio perde oltre cinque punti percentuali terminando al di sotto degli 85 dollari al barile.

Ancora sotto pressione i due principali metalli preziosi – oro ed argento – con il primo che riesce a recuperare il calo iniziale ed il secondo che lo dimezza ma cede comunque oltre un punto percentuale.

Sul mercato valutario, il dollaro allenta la morsa nei confronti della moneta unica chiudendo in calo a 1,051.