Mercati asiatici – Prevalgono gli acquisti con in testa Hong Kong (+1,3%)

Seduta prevalentemente in denaro per i principali listini asiatici, con la Cina ancora chiusa per la Golden Week, in scia all’andamento incerto di Wall Street.

Bene Hong Kong, che avanza dell’1,3%, debole invece il Giappone con Nikkei a -0,1% e Topix a +0,1%.

Oltreoceano, il Dow Jones chiude in parità mentre Nasdaq e S&P500 cedono lo 0,1%.

Gli investitori restano intenti a monitorare i segnali provenienti dall’agenda macro, al fine di ottenere maggiori indicazioni sulle prossime mosse delle banche centrali.

Dagli Stati Uniti, infatti, si attende nel pomeriggio il Job Report di settembre. Secondo il sondaggio di Bloomberg il rapporto sui libri paga non agricoli mostrerà che i datori di lavoro statunitensi hanno assunto 170.000 lavoratori il mese scorso, in calo rispetto ai 187.000 di agosto.

Stime che se confermate potrebbero allentare la pressione sulla Federal Reserve per un nuovo aumento dei tassi di interesse.

La presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, che quest’anno non voterà nel comitato di fissazione dei tassi della Fed, ha detto che la banca centrale potrebbe mantenere i tassi invariati se l’inflazione e il mercato del lavoro si calmeranno.

Sempre in tema politica monetaria, la Banca centrale indiana ha mantenuto i tassi di interesse invariati e ha affermato che potrebbe dover prendere in considerazione la possibilità di effettuare alcune vendite di operazioni di mercato aperto in futuro.

Intanto, il Fondo monetario internazionale vede ora maggiori probabilità che l’economia globale eviti la recessione, secondo l’amministratore delegato Kristalina Georgieva. Tuttavia, il fondo ha avvertito che la crescita rimane irregolare e più debole rispetto a prima della pandemia.

Nel frattempo, sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,053 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 148,9. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,1%) a 84,2 dollari e il Wti (+0,2%) a 82,5 dollari al barile.