Mercati – Il conflitto in Israele continua a frenare le Borse, Milano -0,4%

Le borse europee proseguono deboli nel pomeriggio mentre continuano a pesare le tensioni internazionali.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,4% a 27.702 punti, negativo come l’Ibex35 di Madrid (-1%), il Dax di Francoforte (-0,7%) e il Cac 40 di Parigi (-0,6%). Resiste invece il Ftse 100 di Londra (0,0%). Oltreoceano, il Nasdaq è in calo dello 0,7%, lo S&P500 dello 0,3% e il Dow Jones dello 0,2%.

Il sentiment resta condizionato dai timori per una escalation del conflitto in Israele, con gli investitori che stanno evitando gli asset più rischiosi, come i titoli azionari, puntando maggiormente sui beni rifugio.

Inoltre, pesano le preoccupazioni che la guerra in Medio Oriente possa impattare sull’offerta petrolifera e spingere ulteriormente le quotazioni del greggio, alimentando le già elevate pressioni inflazionistiche globali.

Il tutto mentre i mercati sono ancora intenti a valutare le probabilità di un altro aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve per quest’anno.

Il presidente della Fed Bank di Dallas, Lorie Logan, ha comunque affermato che il recente aumento dei rendimenti dei titoli a lungo termine statunitensi potrebbe tradursi in una minore necessità per la banca centrale americana di incrementare nuovamente il costo del denaro.

Gli investitori guardano con attenzione ai segnali che dovrebbero emergere dai prossimi dato macro e dall’avvio della earning season.

Sul fronte macro, stamane, la Germania ha rilevato ad agosto un calo della produzione industriale dello 0,2% m/m, rispetto al -0,6% di luglio (rivisto da -0,8%) e al -0,1% del consensus. Su base annua, il dato, corretto dagli effetti di calendario, ha registrato una contrazione del 2,0%, a fronte del -1,7% di luglio (rivisto da -2,1%) e del -1,5% delle attese.

Sul forex, l’euro/dollaro si attesta a 1,055 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 148,6. Tra le materie prime, accelera il petrolio con il Brent (+4,1%) a 88,1 dollari e il Wti (+4,4%) a 86,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene a 207 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,85%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue il rally di Leonardo (+4,5%), Tenaris (+3,9%) ed Eni (+2,3%) mentre arretrano Mps (-4,8%), Bper (-4,6%) e Iveco (-3,8%).