Mercati Usa – Reagiscono nell’ultima seduta

Wall Street rimbalza in scia a una reazione tecnica su importanti supporti tecnici e alla pubblicazione del report del mercato del lavoro del mese di settembre, superiore alle attese e il migliore dal settembre 2022.

Il miglioramento del dato sull’occupazione ha inizialmente avuto un effetto negativo sul mercato azionario, obbligazionario e delle materie prime che hanno temuto un nuovo ulteriore rialzo dei tassi di interesse. Successivamente lo S&P500 rimbalza sulla media mobile a 200 giorni e gli indici iniziano una seduta di recupero la quale tuttavia non si conclude sui massimi intraday.

Il bilancio finale vede eccellere il Nasdaq chiudere con un apprezzamento del 1,6%, seguito dallo S&P500 (+1,2%), dal Dow Jones (+0,9%) e dal Russell 2000 (+0,8%).

L’esito della prima ottava di ottobre termina con il Nasdaq in guadagno del 1,6%, lo S&P500 di mezzo punto percentuale e il Dow Jones in calo dello 0,3% e comunque dà un po’ di respiro dopo un terzo trimestre assai deludente.

La settimana entrante vedrà la partenza della nuova stagione delle trimestrali con le grandi banche tra le prime a pubblicare i dati. Inoltre, il mercato dovrà anche digerire l’impatto del nuovo conflitto bellico scoppiato nel weekend in Medio Oriente. Ieri la Borsa di Tel Aviv ha chiuso in ribasso del 6,5% e quella di Riad del 1,5%, le uniche due aperte di domenica.

VIX in netto calo del sette per cento per cento a quota 17,45 punti.

Giornata movimentata anche sul mercato obbligazionario con il rendimento del Tbond che si apprezza di sette punti base al 4,79%, dopo un picco fino al 4,88%.

Tra le materie prime il petrolio avanza di mezzo punto percentuale avvicinandosi agli 83 dollari al barile e recuperando la discesa iniziale al di sotto degli $82.

Seduta brillante, al contrario, per i metalli preziosi i quali mettono un argine a settimane di continua discesa. L’oro guadagna quasi un punto percentuale, l’argento il tre e mezzo, il platino il due e mezzo e il palladio l’uno e mezzo.

Sul mercato valutario, il dollaro si indebolisce nei confronti della moneta unica per la terza seduta consecutiva chiudendo in calo a 1,059. Nuovo record negativo per la lira turca a 27,65 mentre il rublo scivola di poco oltre quota 100, entrambi rispetti al biglietto verde.